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Dopo “1969”, Achille Lauro e il suo produttore (e amico) Boss Doms, sono pronti a lanciare il nuovo disco: “1990”., che ancora una volta “attinge alla musica di ieri”.
Il cantante ha rivelato che questo 2019 per loro è stato un anno davvero molto speciale in cui sono riusciti a dimostrare e a far capire ai propri fan che la loro musica non è legata ad alcuna etichetta. “Noi facciamo solo quello che ci piace“, ha precisato.
![Achille Lauro](https://www.spyit.it/wp-content/uploads/2019/04/ACHILLE-LAURO_foto-di-Cosimo-Buccolieri_1_b-1024x683.jpg)
Nel realizzare “1969” si sono ispirati ad un periodo fondamentale per la musica e lo stesso vale per “1990”, un anno di grande cambiamento. Nel 2020 saranno trascorsi vent’anni dal 1990 e questo è il momento migliore per “parlarne”.
Dentro questo nuovo album “ci saranno poesia, maledizione, pop e pop star, grunge e sentimento. Un mix fra Britney Spears e Marilyn Manson che si fondono e diventano Achille Lauro e Boss Doms”, ha dichiarato Achille Lauro.
![marcelo burlon, achille lauro](https://www.spyit.it/wp-content/uploads/2019/08/marcelo-burlon-achille-lauro.jpg)
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A rivelare qualche data invece è stato Boss Doms: “il 25 ottobre lanceremo il primo estratto, sarà interessante vedere le reazioni del pubblico. Dentro si potranno trovare diverse anime, da quella più oscura a quella più dance”.
il cantante è tornato a parlare anche della sua partecipazione al Premio Tenco e dell’interpretazione di “Lontano lontano“: un occasione per ribadire che per lui la musica non deve avere etichette e non deve essere valutata con pregiudizio.
Achille Lauro rivela poi la chiave del suo continuo trasformismo: “Nei sentimenti più intimi e profondi in cui tutti si rispecchiano c’è il collegamento fra tutte le nostre anime. Se qualcuno prova imbarazzo nel mettersi a nudo, raccontandosi in modo personale, vuol dire che forse è sulla strada giusta”.