“L’amore fa famiglia”, questo è il motto di Christian Ruiz Gomez e Juan Luis Fernández, una coppia gay australiana che ha raccontato la loro storia d’amore nata grazie all’app per incontri gay più famosa al mondo: Grindr.
Christian, 36 anni, e Juan Luis, 39 anni, si sono conosciuti nel 2011: “E’ stato amore a prima vista”.
“Ho capito da subito che era con lui che volevo condividere il resto della mia vita – confessa Juan Luis – dopo due anni di fidanzamento sono stato costretto a trasferirmi per lavoro ed abbiamo continuato la nostra relazione a distanza ma poi, un bel giorno, Christin mi fece la proposta di sposarlo e da quel giorno che è nata la nostra favola”.
Dopo il matrimonio avevamo pensato di adottare un bambino ma, per via delle difficoltà burocratiche, abbiamo deciso di diventare genitori grazie all’aiuto di una madre surrogata. Il primo figlio, Anxo, è nato in Messico: “Ci siamo trasferiti lì e, dopo vari tentativi, la prima donna è rimasta incinta del seme di Juan Luis”.
Il secondo figlio è nato in Australia: “Qui questa pratica non è difficile ma è molto diffusa, ci sono madri che concepiscono per le loro figlie, sorelle. Lo fanno per aiutare chi non può o non riesce ad avere dei figli”. Così la coppia ha incontrato Cass, una giovane donna che voleva renderli ancora genitori, e dal loro incontro è nata Atlas.
“Loro (le donne incinte) – racconta Christian – sono orgogliose di ciò’ che fanno. Hanno una loro famiglia e hanno dei figli ed è per questo che amano dare questa gioia a chi non riesce”.
“Essere genitori è e sarà la cosa migliore che ci sia mai capitata – ha dichiarato la coppia – la prima volta che ho abbracciato mio figlio è stato qualcosa non posso descrivere, dice Christian – qualcosa di così forte e potente che ci ha travolto completamente”.
Dopo aver ricevuto così tanto amore e sopratutto la gioia di diventare genitori, Juan Luis e Christian hanno deciso di diventare donatori di sperma aiutando così dieci famiglie, nove coppie di donne e una coppia eterosessuale, arrivando al limite massimo di donazioni legali in Australia che è di dieci.
Otto bambini sono già nati da queste donazioni e altri due sono in arrivo. “Siamo una grande famiglia – ha dichiarato Christian – siamo rimasti in contatto con tutti, ci sentiamo per le feste e per i compleanno”. La legge australiana prevede che il bambino ha il diritto di conoscere la sua origine, i dati dei donatori vengono inseriti in un database che può essere consultato dalla persona qualora lo desiderasse un giorno.
“Abbiamo donato felicità a queste dieci coppie proprio come altre due donne hanno dato a noi la felicità – conclude la coppia – siamo felici per aver realizzato il nostro sogno e siamo soddisfatti di aver aiutato altre persone in questo”.