Stando al secondo sondaggio della Società Svizzera di radiotelevisione (SSR) e dell’istituto gfs.bern, se si fosse votato già il 5 settembre la revisione del Codice civile, denominata «matrimonio civile per tutti», avrebbe ottenuto il 63% dei consensi. Il 35% degli interrogati si è invece detto contrario al testo e il 2% indeciso.
I «sì» hanno perso ben sei punti. Nel primo sondaggio di agosto il 69% degli intervistati avrebbe votato a favore, il 29% contro e il 2% si era detto indeciso.
Ticinesi più scettici
L’opposizione al matrimonio per tutti è, un po’ a sorpresa secondo l’istituto gfs.bern, cresciuta. È aumentata in particolare tra i votanti di centro e di destra. Chi non è legato a un partito è in gran parte favorevole.
Tutte le basi seguono quindi in maggioranza le indicazioni dei vertici dei loro partiti, anche se nel caso di PLR e Alleanza del centro è meno evidente che in altri elettorati.
Secondo il sondaggio SSR, i contrari sono più numerosi nella Svizzera italiana, rispetto alle altre due regioni linguistiche, ma il testo anche al sud delle Alpi ottiene comunque il sostegno della maggioranza, con 56% di «sì» e il «43%» di «no».
UDC contrari, differenze tra campagna e città
In generale, il sostegno alla modifica di legge diminuisce con l’avanzare dell’età, ma riscuote comunque la maggioranza dei consensi in tutte le fasce. Gli uomini si dichiarano favorevoli nella misura del 56%, mentre il 71% delle donne interpellate sostengono il matrimonio per tutti.
I voti favorevoli appaiono inoltre in vantaggio sia nei grandi agglomerati, sia in quelli medio-piccoli e nelle zone rurali, anche se l’approvazione è maggiore nelle aree urbane.
Infine, sul fronte dell’appartenenza partitica, tra gli interpellati solo gli elettori dell’UDC si dichiarano in maggioranza contrari.
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Quali sono gli argomenti invocati?
Secondo l’istituto gfs.bern, sul fronte degli argomenti evocati a favore o contro la modifica di legge, il dibattito si è polarizzato e quelli contrari hanno guadagnato terreno.
L’idea secondo cui i bambini per crescere hanno bisogno del modello di entrambi i sessi – cosa che, secondo i contrari, impedirebbe alle coppie lesbiche di accedere alla donazione di sperma – trova il consenso del 44% degli interpellati (+5%).
Il 43% (+4%) di chi ha espresso la chiara intenzione di recarsi alle urne è d’accordo nel sostenere che l’unione uomo-donna è la sola in grado di generare la vita e per questo va tutelata.
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Una tappa attesa da tempo
Il 70% degli interpellati è però d’accordo nel sostenere che il matrimonio per tutti è una tappa attesa da tempo per garantire l’uguaglianza delle coppie omosessuali, anche se questo argomento è in calo del 2% rispetto al primo sondaggio.
Il 63% (-1%) è d’accordo nel dire che affetto e cura non dipendono dal tipo di famiglia e che per questo le persone sposate dello stesso sesso dovrebbero poter adottare bambini.
Iniziativa 99%, cambio di tendenza in Ticino
Per quanto riguarda il secondo oggetto in votazione, le posizioni sembrano ancora più chiare. Se l’iniziativa popolare «Sgravare i salari, tassare equamente il capitale» fosse stata sottoposta agli elettori il 5 settembre scorso, il 57% l’avrebbe respinta, mentre il 37% l’avrebbe accolta.
Al momento dell’indagine circa il 6% delle persone che si recheranno alle urne il 26 settembre risultavano indecise. Tra queste una leggera maggioranza si mostrava comunque critica nei confronti dell’iniziativa.
Un cambiamento netto rispetto all’esito del primo rilevamento si è verificato nella parte italofona del paese. Nel primo sondaggio si rilevava una risicatissima maggioranza a favore dell’iniziativa (51%), ma ora anche nella Svizzera italiana il fronte dei contrari rappresenta il 57%, mentre i favorevoli sono il 37% degli interpellati, proprio come a livello nazionale .
In Romandia, i «no» arrivano al 50% degli interpellati mentre il fronte del «sì» equivale al 46%, mentre quello degli indecisi è al 4%. In Svizzera tedesca il fronte dei contrari è più ampio rispetto al dato nazionale ed equivale al 59%. Gli indecisi sono al 6%.
Il tema polarizza, sinistra contro destra
Senza sorprese, i simpatizzanti dei partiti di sinistra continuano a sostenere a larga maggioranza l’iniziativa lanciata dalla Gioventù socialista. Dal canto loro, gli elettori degli altri partiti la bocciano con una maggioranza altrettanto forte. Il che dimostra una forte polarizzazione dell’elettorato su questo tema.
Il sondaggio SSR ha un margine d’errore di 2,8 punti percentuali.