Oltre a un inestimabile patrimonio artistico, le grandi star della musica del passato ne hanno accumulato anche uno meramente materiale, frutto di una vita sfrenata fatta di fama planetaria e concerti sold-out.
Ma alla loro morte che fine hanno fatto le loro ricchezze? Tra controversie legali, eredi inaspettati e atti di filantropia, ecco alcuni dei casi più interessanti.
L’eredità di Freddie Mercury per esempio, stimata alla morte intorno agli otto milioni di dollari, fu oggetto di grande attenzione. La sua dimora principale, Garden Lodge, la contigua Mews e una quota del 50% delle sue azioni private andarono all’ex fidanzata Mary Austin. Il compagno Jim Hutton portò a casa mezzo milione di sterline, mentre altre importanti somme di denaro furono allocate alle persone care, come Joe Fannelli, Peter Freestone e Terry Giddings. L’eredità restante, compresa l’iconica Rolls- Royce Silver Shadow venne divisa tra i genitori e la sorella.
Ben più consistente era il patrimonio dall’icona del pop George Michael, che ha lasciato in eredità una cifra stimata in 97 milioni di sterline. La maggior parte della fortuna è andata alle sorelle, al padre e ad alcuni amici. Nel testamento non sono stati contemplati né il compagno Fadi Fawaz né l’ex partner Kenny Goss, con il quale però la famiglia ha poi raggiunto un accordo finanziario nel 2021.
Tutti gli averi di Michael Jackson furono destinati invece al Michael Jackson Family Trust, anche se i dettagli dell’operazione rimangono tutt’ora segreti. Nel 2007, due anni prima della morte, la popstar aveva un patrimonio netto di 236,6 milioni di dollari. Il testamento prevedeva che il 20% della sua fortuna e il 20% dei guadagni postumi fossero devoluti a scopi benefici. Tuttavia la gestione dell’eredità non è stata priva di contese familiari. Attualmente è l’entità legale Jackson Estate, fondata dopo la morte del cantante, ad avere il compito di gestire il suo patrimonio.
Il testamento di David Bowie conteneva dettagli sorprendenti: oltre a quelle riguardanti la gestione del patrimonio infatti, il Duca Bianco aveva lasciato istruzioni precise per la sua eredità musicale e per la sua cerimonia di cremazione. I suoi averi sono stati distribuiti in modo equo: metà sono andati alla vedova Iman, mentre l’altra metà è stata divisa tra i due figli Alexandria Zahra e Duncan Jones. Bowie aveva inoltre destinato due milioni alla sua assistente personale Corinne Schwab e un altro milione all’ex bambinaia Marion Skene, in segno di gratitudine. La sua fortuna al momento della morte era stimata in circa 230 milioni di dollari.
Più semplice, ma non meno movimentato, infine, il caso di John Lennon. All’epoca della sua scomparsa, l’ex membro dei Beatles possedeva un patrimonio di circa 200 milioni di dollari. Gran parte è passata alla sua seconda moglie Yoko Ono e al loro figlio Sean Lennon. Ma John aveva anche un primogenito, Julian, nato dalla relazione con la prima coniuge Cynthia. Quest’ultima ha lottato per oltre un decennio per ottenere la sua parte di eredità.