DAL PROFILO INSTAGRAM DI SELVAGGIA LUCARELLI
Le “separazioni” in casa Meloni ci riguardano non solo perché vengono puntualmente comunicate attraverso i media dai protagonisti stessi, ma perché pongono una questione di coerenza politica. Ripeto, politica, non familiare.
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Fare finta di ignorarlo è ridicolo. Se Meloni non avesse trascorso gli ultimi anni di instancabile campagna elettorale infilando il naso nelle famiglie altrui, giudicando, moralizzando, bacchettando dal suo pulpito scintillante di famiglia tradizionale, oggi le questioni familiari delle sorelle non ci riguarderebbero.
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Il problema, appunto, è che Meloni è sempre stata molto interessata agli equilibri familiari altrui, tanto da fare costante propaganda colpevolizzando chi si separa, proponendo la famiglia tradizionale come la migliore dimensione per i bambini, opponendosi, perfino, alla legge sul divorzio breve, pur di tenere appiccicato con lo sputo pure chi voleva separarsi per infelicità. O perché qualcuno magari in casa ti menava.
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AVORE DELLA FAMIGLIA TRADIZIONALE:
Ora, a quanto pare, le Meloni insegnano che i bambini stanno bene pure senza la famiglia unita, e ci si può mollare senza indugi, senza manco celebrare il matrimonio cristiano. Le sorelle Meloni, in fondo, fuori dagli slogan politici di plastica e con i loro legami fallibili, stanno contribuendo a togliere a tutti i genitori un bel po’ di sensi di colpa. Brave! Ora però cercate di avere pure coerenza politica, oltre che sentimentale.
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