“Concerto annullato numero 40”. Inizia così il video condiviso sui social dal cantante Povia, che annuncia la cancellazione della sua partecipazione a un talent previsto a Nichelino per il 20 settembre, che ha il patrocinio del Comune. In cui Povia avrebbe dovuto sedere fra i tavoli della giuria, con una successiva esibizione. “Il contratto era già firmato, ma qualcuno in Giunta ha messo un veto. Mi hanno offerto anche di percepire lo stesso il compenso, ma io non voglio soldi per qualcosa che non ho fatto”. E poi ancora: “Sto soffrendo, ma non voglio soffrire in silenzio, quindi ho scelto di condividere. Fa male. Anche perché non ho fatto nulla di male”. Sui motivi, Povia non ha dubbi: “Ho le mie idee, ma se parli di certe cose ti si chiudono le porte. E questa è stata la conferma. Si riempiono la bocca di libertà e democrazia, e poi ecco cosa fanno. Mi hanno attaccato l’etichetta di cantante ‘di destra’ ma, come dico sempre, io sono ‘del centro storico’…”.
Povia: “Non sono omofobo, si alle adozioni per le coppie gay. Se mi invitassero ai Pride ci andrei…”
“Ho fatto più di 100 concerti in località con sindaci di tutti i colori politici e non ci sono mai stati problemi. Purtroppo, al termine di questa splendida estate, c’è stata la ciliegina marcia”.
Il sindaco: “No vax, omofobo e anti-aborto: ho chiesto rescissione contratto”.
Sulla cancellazione, il sindaco Giampiero Tolardo ha parlato così alla Stampa: “Povia doveva essere parte della giuria e suonare tre canzoni. Non è un problema di appartenenza politica ma di posizioni che ha rispetto ai diritti civili. Povia più volte ha manifestato posizioni no vax, omofobe e contro l’aborto: quanto di più lontano dai valori della democrazia che la nostra comunità incarna. Ho chiesto di rescindere immediatamente in contratto”.