Luca Bizzarri ha manifestato un profondo dispiacere per lo stato attuale dell’Italia durante un’intervista rilasciata ad «Avvenire».
Il comico è consapevole del problema che coinvolge un ampio gruppo di persone. «Provo un senso di colpa, perché l’Italia di oggi è il risultato dei nostri errori», afferma, riferendosi alla sua generazione, che aveva tutti gli strumenti per migliorare il Paese, ma ha mancato di volontà e impegno. «Per noi intendo la mia generazione, che aveva tutto per cambiare e fare meglio, ma ci è mancata la voglia di impegnarci».
Secondo Bizzarri, il dibattito pubblico è degenerato in uno scontro tra tifoserie, dove «vince chi si indigna di più», ma questa indignazione è priva di una costruzione concreta.
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Il comico cita come esempio negativo due parlamentari della Lega, Claudio Borghi e Alberto Bagnai: «Sono da primato mondiale, hanno una media di un tweet ogni venti minuti per 365 giorni all’anno, ma come loro ci sono tanti mitomani in circolazione che pensano che il mondo abbia senso solo se stai dentro i social: Borghi ne parla addirittura come fosse il suo posto di lavoro».
Infine, Bizzarri critica i canali Rai, lamentando la fine della satira politica: «La satira è morta sui canali Rai. E questo è un brutto segnale, che ci dice: la politica non sopporta più la satira, non la vuole. Il nostro programma giornaliero venne chiuso per l’occupazione degli spazi televisivi».