La morte è un problema dei vivi di Teemu Nikki, con Pekka Strang, Jari Virman, Elina Knihtila, Hannamaija Nikander, Pihla Penttinen e Iivo Tuuri (durata 98 minuti).
di Ulderico Grancini
La morte è un problema per vivi è una produzione italo-finlandese che gioca sull’umorismo macabro e su situazioni paradossali. Due uomini abbandonati dalla fortuna e dagli affetti più cari cercano in modo grottesco di ribellarsi a un tragico destino. Quando a Risto, becchino ludopatico pieno di debiti, viene proposto un losco ritiro di cadaveri notturno, lautamente pagato, coinvolge Arto, il vicino di casa disperato dopo una diagnosi medica impietosa. Ma il vizio del gioco di Risto porta entrambi a mettere in gioco la propria vita. Le disavventure della coppia fanno tenerezza fanno sorridere, ma è un riso amaro, come l’esito dei loro tentativi di sfuggire, insieme, alla malasorte.
Storia:
A Risto e Arto tutto è andato storto. Il primo ha una dipendenza da gioco d’azzardo, un matrimonio sul punto di andare in pezzi e un’automobile con cui svolge un servizio da becchino. Il secondo, da quando ha scoperto di essere nato con l’85 per cento di cervello in meno rispetto alla media, si è trovato il vuoto intorno, abbandonato e insultato da amici, parenti e colleghi. Insieme, cercano maldestramente di trovare una soluzione alle loro esistenze; una ricerca su cui dovranno scommettere le loro stesse vite. Una commedia nera originale e commovente sull’amicizia e il perdono, sulle assurdità della vita e su come affrontarle giorno dopo giorno.
Nelle sale dal 4 luglio.