Carlo Conti sarà il nuovo conduttore del Festival di Sanremo e non teme confronti o paragoni con chi l’ha preceduto.
«Dopo Amadeus, nessuna ansia. Sono a un punto della mia carriera in cui non devo dimostrare niente, né a me stesso, né al pubblico, né all’azienda» dice a Rtl 102.5.
E puntualizza: «Se farò meno di Amadeus non importa, non è solo una questione di share; cercherò di fare un buon prodotto e un buon servizio alla discografia, questa è la cosa importante. Non è importante se farò meno in termini di share, altrimenti dopo i grandi festival di Baudo avremmo dovuto chiudere Sanremo. Amadeus ha fatto un grandissimo lavoro, straordinario, crescendo di anno in anno sia dal punto di vista musicale che di ascolti. Io cercherò di continuare quel lavoro».
Annalisa alla conduzione di Sanremo 2025 con Carlo Conti?
Carlo Conti, dunque, si gode il momento del grande ritorno all’Ariston. Dove ha già lasciato il suo marchio: «Molti dicono che il processo di svecchiamento di Sanremo l’ho iniziato io» dice. «Nel 2017 (anno della sua ultima conduzione, ndr), sul podio c’erano Ermal Meta, Gabbani e Mannoia. La discografia è cambiata molto. L’unica medaglietta che mi metto è che dai miei festival sono partiti Mahmood, Irama, Ermal Meta, Francesco Gabbani, Enrico Nigiotti, Giovanni Caccamo. Era un momento di grande rinascita della musica italiana».
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Ma che cosa sappiamo sul nuovo Sanremo firmato Carlo Conti? Innanzitutto è certa la location. «Sanremo è Sanremo, va bene l’Ariston. È un appuntamento fisso; credo che sia più importante come si fa e le canzoni che ci sono, piuttosto che il luogo dove si fa». E se al suo fianco ci fosse anche Gerry Scotti? I due si sono incontrati a settembre per parlare di lavoro. In quell’occasione Conti scrisse: “chissà cosa stiamo preparando insieme”. Che sia un indizio per il prossimo Festival?
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