Enzo Miccio è stato ospite all’ultima puntata de Le Iene, dove ha parlato della sua esperienza di vita con un monologo sull’omofobia.
“Ho lasciato il mio Paese appena ho compiuto 18 anni, quasi scappando. Lasciandomi alle spalle, gli amici, gli affetti, rinunciando a crescere con i miei fratelli e con la mia famiglia“, ha ricordato Miccio. “L’ho fatto perché in tanti mi hanno fatto sentire diverso, sbagliato. E non ho trovato la forza di parlarne con nessuno, se non con qualche amica che fu capace di ascoltarmi senza giudicare“.
Il sogno di Enzo e del compagno: diventare presto papà.
“L’adolescenza è sempre un momento delicato della vita, e lo è ancor di più quando scopri di avere un’identità sessuale diversa“, ha proseguito Miccio. “Diversa da quella che gli altri si aspettano da te, da quella che piace a loro, perché le persone sono troppo spesso spaventate o semplicemente troppo impreparate per aiutarti a gestire le tue emozioni. Nella mia famiglia la regola è sempre stata la stessa. Essere bravi e responsabili senza mai portare a casa un problema. E ciò che pensavo era che il disagio che stavo vivendo potesse essere un problema, o un peso. Pensavo che per i miei genitori avere un figlio gay potesse essere un dispiacere. Ma per fortuna non lo è mai stato. Sbagliando ho taciuto, provando a tirare dritto, almeno fino a quando sono riuscito a farcela. Oggi sono fiero della persona che sono diventato, ma voglio darti un consiglio. Non fare come me, non scappare, non avere timore di chiedere aiuto. Chiunque tu sia sappi che non sei sbagliato, educa te stesso, accettati, e ti sentirai più forte nell’affrontare la discriminazione. Sii fiero di te, sempre, perché sei unico e autentico“.
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