Ospite della puntata di Verissimo, Ornella Vanoni ha ripercorso la sua vita e la sua carriera nel salotto di Silvia Toffanin, volgendo anche uno sguardo al futuro.
Negli ultimi anni la notorietà della cantante ha colpito anche i social, dove moltissimi utenti utilizzano le sue frasi per creare dei meme. La sua tagliente ironia e onestà, infatti, hanno fatto breccia nel cuore dei più giovani e lei lo sa bene. “Sono sempre stata così, ma ero talmente timida che non usciva fuori la parte ironica, ora che invece mi sono liberata di quella timidezza finalmente viene fuori e mi fa mettere di buon umore la gente”, ha spiegato durante l’intervista.
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Ma com’era Ornella Vanoni da giovane? La domanda della Toffanin dà alla cantante l’opportunità di ricordare con il sorriso i tempi passati: “Ero perbene, non dicevo parolacce, poi sono cambiata. Ho capito tante cose che non sapevo, ho letto l’ira di dio, mi sono fatta una cultura che non avevo. Ero molto insicura. Parlavo pochissimo, stavo quasi sempre zitta”, ha spiegato.
La cantante ha affrontato il tema dell’ansia e della depressione, due mostri che l’hanno tormentata per molto tempo. Anche la sua vita è stata caratterizzata da molti alti e bassi, che l’hanno resa una donna forte e sicura di sé. “Oggi sono contenta di me. Ho fatto tanto nella vita, ma ho fatto anche molta fatica, non è che è stata una passeggiata. Io ho avuto molte cadute dovute all’ansia, non dormivo, stavo male, poi finalmente mi hanno dato gli psicofarmaci e io continuo a prenderli. Ci sono tanti tipi di depressione, io posso essere triste, andare giù, ma non più giù perché lì c’è una barriera che sono gli psicofarmaci”.
L’appello è quello di chiedere aiuto laddove ci sia bisogno: “Per questo dico a tutti: curatevi, parlate, dite come vi sentite, rivolgetevi a chi può aiutarvi”, ha concluso la Vanoni. Con la sua disarmante onestà, poi, ha parlato anche del suo funerale, ammettendo che quando arriverà il momento vorrebbe che durante la cerimonia suonasse Paolo Fresu: “Gli ho anche chiesto di suonare al mio funerale, lui mi ha detto: se muoio prima io canti tu al mio. Gli ho detto va bene”.