Laura Pausini è impegnata nel suo tour mondiale per i trent’anni di carriera.
Ora è in Europa, ma poi farà tappa in America Latina e negli Stati Uniti per la data finale del 6 aprile al Madison Square Garden. Finalmente si è liberata da quell’ansia pre-palcoscenico, come confessa lei stessa: “Nessuna paura ormai, solo piacere. Fino a qualche anno fa, in questi momenti, ero molto più nervosa. Adesso semplicemente non vedo l’ora, la pausa della pandemia mi ha fatto stare male, ho un bisogno fisico dei concerti, farò salire gli spettatori sul palco perché devo toccarli, abbracciarli, è qualcosa che mi è mancato troppo”.
Sanremo 2025, e se a condurlo fossero sole le donne? La lista dei nomi…
Da qualche giorno si parla di una possibile conduzione di Sanremo 2025 con Paola Cortellesi, ma Laura ha smentito chiaramente questa ipotesi: “Impossibile, troppi impegni”. E l’impegno è presto detto: ci sono gli spettacoli da preparare che sono veri e propri show musicali con schermi digitali, ballerini, musicisti. Le canzoni sono al centro del concerto, ovviamente, cantate a squarciagola anche dal pubblico francese. Si va dai pezzi più recenti ai successi di 30 anni fa. Il tutto, come detto, con un enorme show a fare da cornice tra cui incontri di fan sul palco e chiamate dei parenti a casa, ovunque questa sia.
Laura non dimentica le sue origini, con gli omaggi a Riccardo Cocciante con Je chante e un saluto a Raffaella Carrà, per due ore di concerto indimenticabili come indimenticabili sono i momenti che passano sullo sfondo: i video dei Grammy, dei duetti con Pavarotti, Bocelli e con l’idolo assoluto locale, Johnny Hallyday. C’è persino tempo per un episodio inaspettato che scalda il cuore di tutti: un ragazzo che mostra alla fidanzata un cartello con il quale le chiede di sposarlo. La Pausini non ci pensa due volte e li fa salire sul palco. Del resto, quell’amore lo sta vivendo lei stessa da anni come ricorda seduta al pianoforte: “Io e Paolo abbiamo aspettato a sposarci perché non ci serviva un documento per amarci, perché volevamo che fosse nostra figlia Paola a portare le fedi e perché volevamo sposarci solo quando tutti avrebbero potuto farlo”.