Lorenzo Giuliani e Federico Burlando sono stati condannati a 4 anni e 4 mesi. I due ragazzi il 14 luglio del 2015 avevano aggredito e pestato a morte Marzio Narcisi, il barista 44enne, che era a bordo del bus 1 in piazza Caricamento a Genova perché convinti che fosse gay. Gli aggressori dovranno anche versare 40 mila euro di risarcimento alla vittima e 3 mila alla moglie per i danni subiti mentre l’autista del bus, Simone Furfaro, è stato rinviato a giudizio per favoreggiamento e omessa denuncia.
La storia:
Genova, era il 4 agosto del 2015 e due giovani vennero massacrati di botte da un branco di sei persone, tra cui due donne. Il motivo? Secondo una delle ragazze il malcapitato stava ‘fissando’ il suo fidanzato. Dunque era gay, dunque andava ripassato per bene, insieme anche al suo amico. “Gay di m…, che c… guardi?”, e giù botte pesanti al volto, alle gambe, alla schiena, usando pure delle catene, il tutto sotto gli occhi dell’autista del mezzo. Il poveretto pestato più duramente riesce a tornare a casa in taxi e racconta tutto alla fidanzata, ma dopo una settimana le sue condizioni si aggravano e una tac al pronto soccorso rileva che ha un ematoma cerebrale: immediato il ricovero all’ospedale Galliera, dove viene operato d’urgenza e entra in coma farmacologico. La fidanzata, sconvolta, racconta tutto ai carabinieri e la Procura di Genova indaga per tentato omicidio. Nel mirino degli inquirenti un gruppo di giovani che vive in un quartiere popolare della città, nessuno dei quali è stato al momento identificato con certezza. L`unica denuncia è scattata per favoreggiamento nei confronti dell`autista del bus, che ha visto tutto ma non ha chiamato né i soccorsi né la polizia.