Pupo per Dagospia
Fa bene Amadeus a prendersi una pausa. Il Festival di quest’anno, a prescindere dagli ascolti che più o meno, a mio avviso, farebbe ugualmente, è totalmente privo di idee. Anche il fenomeno Fiorello non sorprende più e rischia di diventare ripetitivo. L’idea di far aprire la serata di ieri all’anziano signore, è davvero roba da festa parrocchiale. Imbarazzante anche la gag con Travolta.
Le canzoni non sono brutte ma, a mio avviso, a parte due o tre che si elevano sulle altre (Bertè, Mango) risultano “inutili”. La scelta forzata della spensieratezza e della loro ballabilità, scopiazzando i ritmi sud americani (roba che musicalmente non ci appartiene)non porterà nessuno di questi brani a varcare le Alpi. Stenderei un velo pietoso sulla presentazione fra cantanti. Amadeus, fino ad oggi, ha dimostrato di essere un ottimo direttore artistico ed un grande professionista ma, evidentemente, sta cominciando a sentire il peso di un impegno così ricco di pressioni e di aspettative.
Stare fermo per un paio di edizioni, per poi tornare al timone carico di entusiasmo e di idee, gli farà bene. Stasera non guarderò il Festival, ma non mi perderò assolutamente la serata di domani sera, quella delle cover, diventata oramai un solido punto di riferimento della Settimana Santa della musica italiana.