«Dovremmo normalizzare le camere separate», ha detto la 51enne Cameron Diaz felicemente sposata da otto anni con il musicista Benji Madden.
L’attrice ha confidato di aver adottato l’usanza notturna, comune tra i membri dell’alta società britannica, del «divorzio del sonno» che di recente ha ricevuto l’imprimatur della Aarp, l’associazione americana dei pensionati come ricetta «salva-matrimoni», soprattutto nella terza età o per chi soffre di problemi di insonnia. Cameron, che l’anno scorso, dopo otto anni in «pensione», è tornata sul set del film «Back in Action» con Jamie Foxx per Netflix, si è schierata per lo «sleep divorce» nel corso del podcast «Lipstick on the Rim» in cui presentatori e ospiti discutono di vari cosmetici davanti a un bicchiere di vino.
Invitata in veste di fondatrice di un’azienda vinicola organica, la Diaz ha reagito quando l’altra partecipante al panel, la miliardaria del make-up Katherine Power ha rivelato di aver messo al bando il marito dal talamo coniugale in quanto lui russa.
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La stessa ragione, del resto, per cui, secondo la biografa reale Pamela Hicks, era stato ostracizzato il principe Filippo: «Non vuoi essere disturbato se qualcuno russa o si rigira nel letto. Poi se ti va, decidi di condividere la stanza. È bello avere il potere di scelta».
La motivazione è quella adottata dalla Aarp sulla base di dati raccolti in gennaio secondo cui oltre metà degli adulti che dormono in camere separate hanno riferito di aver dormito ben 37 minuti in più ogni notte con conseguenze benefiche nella vita di relazione diurna.
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«Per chi decide di farlo, le connessioni durante il giorno sono più forti», ha detto Shelby Harris di Sleepopolis, un sito online di risorse sull’insonnia: «Una decisione consapevole aiuta a mettere da parte i risentimenti dovuti a una cattiva nottata». «Dormo in camera mia e tu fai lo stesso. E abbiamo una camera da letto in mezzo dove ritrovare la nostra relazione», ha detto Cameron. Devi essere ovviamente una star di Hollywood (o una sovrana) per permetterti tutto questo spazio extra.
Sally Bedell Smith, un’altra biografa reale, scrive che Elisabetta e Filippo, «già nel 1949 dormivano in camere adiacenti, collegate da una porta dipinta di azzurro dalla parte di lui, rosa da quella di lei».
Un esempio imitato dal figlio Carlo e dalla regina Camilla. Sempre nel mondo del cinema, poi, Tim Burton russava e così Helena Bonham Carter si era creata il proprio spazio: uno «sleep divorce» di breve durata, visto che nel 2014 la coppia ha imboccato strade separate.