Di Ulderico Grancini
One Life di James Hawes con Anthony Hopkins, Helena Bonham Carter e Johnny Flynn (durata 110 minuti).
Nicholas Winton, figura poco nota della Seconda Guerra Mondiale, è stato soprannominato l’Oskar Schindler britannico, per aver salvato 669 bambini dalla deportazione nei lager nazisti nel 1939, affidandoli a famiglie inglesi. A riportare le sue eroiche gesta in primo piano è la figlia Barbara Winton, fervente attivista, che negli anni Ottanta scopre la portata storica e umana dei documenti conservati dal padre su quel piano di salvataggio noto come Kindertransport (Trasporto di bambini), una serie di viaggi in treno dalla Cecoslovacchia all’Inghilterra interrotti solo dalla chiusura dei confini allo scoppio del conflitto. Il film, girato tra Londra e Praga, trae ispirazione dal libro scritto sulla vicenda dalla figlia Barbara (One Life, Garzanti) e mostra l’impegno senza sosta del giovane Nicholas, allora ventinovenne, per portare a termine la sua missione, a dispetto della burocrazia e del disinteresse delle autorità britanniche. Ma anche la sofferenza interiore che accompagna la sua vita (morirà a 104 anni) per non essere riuscito a salvare più bambini. Una sofferenza che il solito impareggiabile Anthony Hopkins trasmette con lo sguardo, le parole e le lacrime anche avanti con gli anni, finché non accade un incontro inaspettato che lo aiuta a fare pace con se stesso. Un film per scoprire un uomo ordinario capace di cose straordinarie, ma anche per non dimenticare un tragico passato.
La storia:
One Life racconta la storia vera di Sir Nicholas “Nicky” Winton, un giovane broker londinese interpretato da Anthony Hopkins, che nei mesi precedenti lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale salvò da morte certa 669 bambini profughi. Nicky si reca a Praga nel dicembre del 1938 e trova migliaia di famiglie fuggite dalla Germania e dall’Austria, in condizioni disperate, con poco o nessun riparo e cibo e sotto la costante minaccia dell’invasione nazista. Si rende conto che la sua è una corsa contro il tempo, ma capisce immediatamente che cosa deve fare: salvare quanti più bambini possibile, prima che le frontiere si chiudano definitivamente. Cinquant’anni dopo, nel 1988, Nicky vive ancora nel ricordo della triste sorte di quei bambini che non ha potuto portare in salvo in Inghilterra, incolpandosi di non essere stato in grado di aver fatto di più. Ma il destino gli riserva un incontro inaspettato. Un programma televisivo della BBC, That’s Life!, racconta la sua incredibile vicenda, con una sorpresa che lo lascerà senza parole. Dopo ben cinque decenni, un evento inaspettato lo porterà finalmente a confrontarsi con il suo senso di colpa e a riappacificarsi con il passato e con se stesso.
Nelle sale dal 21 dicembre.