I Måneskin sono diventanti, in pochissimo tempo, la rock band italiana più famosa al mondo.
Laura Pausini condurrà Sanremo nel 2025? A dirlo sono tre esperti di musica!
È anche vero che, prima di loro, di italiani famosi nel mondo abbiamo avuto Laura Pausini e Eros Ramazzotti, ma è anche vero che il loro successo è nato in modo diverso. Erano altri anni, non c’era internet e le notizie venivano diffuse solo tramite stampa cartacea. Una notizia, per fare il giro del mondo, ci impiegava anche delle settimane, se non dei mesi, oggi ci impiega pochi secondo. Questo perché non hanno sfondato in mercati specifici grazie alla familiarità del pubblico locale con il pop italiano, com’è successo appunto a Laura Pausini e ad Eros, ma hanno ottenuto invece consensi anche in quei mercati in cui gli artisti italiani hanno sempre faticato, vedi gli Stati Uniti e il Regno Unito. Non a caso la maggior parte delle loro canzoni, specie dall’Eurovision in poi, ha il testo in inglese, e l’ultimo disco “Rush!”, è stato registrato in parte a Los Angeles assieme a Max Martin, uomo che ha realizzato successi come “Baby One More Time” di Britney Spears e “I Want It That Way” dei Backstreet Boys.
Ecco cosa ha detto Laura Pausini del suo successo mondiale iniziato negli anni 2000:
Era novembre 2002 quando negli Usa vide la luce “From the inside”, scritto interamente in inglese; a promuovere il disco c’è Surrender, primo singolo ufficiale, uscito ad agosto di quell’anno. Sia Surrender che If That’s Love salgono al 1ºposto nella classifica Billboard Dance/Club Play Songs, ma i pezzi hanno un sound diverso da ciò che aveva reso famosa la Pausini in Europa, che delusa dalle promozione in terra americana decide di rimpatriare.
Guarda il video di “Durar”: Laura Pausini con la star portoghese Tiago Iorc
“Nel 2001 in America mi fecero fare un disco in inglese trasformando in chiave dance le mie canzoni e chiedendomi di andare in tv in minigonna: volevano fossi la Britney italiana! – spiega lei – Nonostante il successo di Surrender, feci le valigie e tornai in Italia…”, e così si sofferma sulla band romana, fenomeno mondiale.
“Amo molto la musica dei Måneskin, sono orgogliosa del loro percorso, ma cantano in inglese, non in italiano…”. Quindi un accenno di vena polemica ai tempi che cambiano: “Io ed Eros (Ramazzotti ndr) siamo fortunati, siamo conosciuti, abbiamo le nostre carriere, possiamo permetterci di fare concerti e di avere successo all’esterocon un pubblico che canta nella nostra lingua. Ma purtroppo non è così per tutti… Dal 2010 in poi – prosegue – accade sempre meno di frequente che artisti di casa nostra esportino la loro musica. Se vuoi entrare in una radio francese, per esempio, devi cantare in francese…”.
È uscito “Anime Parallele”, il nuovo disco di Laura Pausini: ecco tutte e 16 le canzoni (AUDIO)
“I Maneskin fanno quello che facevo io vent’anni fa – continua – solo che internet era diverso e tante mie apparizioni nei programmi tv americano non si potevano vedere come oggi su Youtube“.