Uccisa una donna a causa dell’esposizione della bandiera arcobaleno fuori dal suo negozio.
E’ successo in California, dove Laura Carleton è stata ferita da un proiettile di un uomo di 27 anni al quale non piaceva che lei avesse una grande drappo del Pride appeso fuori dalla sua attività, prima di essere dichiarata morta.
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Il sospettato ha fatto “osservazioni sdegnanti” sulla bandiera arcobaleno prima di sparare alla vittima. Successivamente gli agenti lo hanno rintracciato e dopo un conflitto a fuoco, quest’ultimo ha avuto la peggio.
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Il saluto del suo mogliore amico:
Sulla vicenda è intervenuto il regista Paul Feig, che attraverso un post su Instagram, ha voluto congedare la sua grande amica: “La nostra meravigliosa amica Lauri Carlton è stata uccisa a Lake Arrowhead da un uomo di 27 anni a cui non piaceva che lei avesse una grande bandiera del pride appesa fuori dal suo negozio. L’ha strappata e quando lei l’ha affrontato, le ha sparato e l’ha uccisa”.
Il regista di Bridesmaids ha aggiunto di essere “devastato” per la sua famiglia e per la comunità Lgbt+, della quale Carlton era una vera alleata. Poi si è scagliato contro coloro che odiano la comunità Lgbt+: “Questa intolleranza deve finire. Chiunque usi un linguaggio pieno di odio contro la comunità Lgbt+ deve rendersi conto che le sue parole hanno un peso, che possono ispirare violenza contro persone innocenti e amorevoli. Continuiamo ad andare avanti con tolleranza e amore. Non lasciamo che la tragica morte di Lauri sia vana”.
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In un tweet, l’uomo ha anche aggiunto che la 66enne era una “persona meravigliosa” che ha fatto molto per la comunità Lgbt+ e per la società in generale. “Quello che le è successo è una tragedia assoluta. Se pensate che la retorica anti-gay e trans non sia pericolosa, ripensateci”, le sue parole.
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Anche la star di Somebody Somewhere, Bridgett Everett, ha voluto rendere omaggio a Carleton, sottolineando che non era la prima volta che la proprietaria del negozio incontrava qualcuno contrario alle bandiere che esponeva.
“In passato, quando qualcuno toglieva la sua bandiera o la vandalizzava, lei ne metteva un’altra”, ha scritto la donna su Instagram.
E aggiunge: “L’ultima volta che ho visto Lauri è stato proprio al Lake Arrowhead pride, sia alla parata che a una festa. Tutta questa retorica anti-Lgbt+ ha un prezzo. E ora il marito di Lauri, Bort, le sue figlie, i suoi amici e la comunità sono devastati. Ma per quale motivo?”.