La Disney ha sempre più difficoltà con i remake dei suoi classici. Le fiabe dell’inizio del XX secolo non sono più contemporanee e contengono aspetti discriminatori. Nel caso di «Arielle», il casting ha addirittura suscitato polemiche perché la protagonista era una persona di colore.
Ora anche «Biancaneve» deve adattarsi ad alcuni cambiamenti. Per il momento, i suoi «nani» non si chiameranno più così e saranno semplicemente «creature magiche», scrive la «Bild.de». La fiaba dei Fratelli Grimm è stata rielaborata e le riprese sono attualmente in corso. L’attrice statunitense Rachel Zegler è stata scelta per il ruolo principale.
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In vista del remake, si è espresso, tra gli altri, Peter Dinklage. L’attore, che ha vinto numerosi premi per aver interpretato il personaggio del nano Tyrion Lannister in «Game of Thrones», ha trovato la rappresentazione dei nani nella fiaba «dannatamente arretrata».
Come scrive ancora la «Bild», la Disney ha chiesto consiglio alle organizzazioni delle persone di bassa statura e non vuole «rafforzare questi stereotipi con un nuovo approccio». Queste nuove «creature magiche» probabilmente richiederanno anche che molte parti del film debbano essere riscritte. Dopo tutto, «chi ha mangiato dal mio piatto?» non ha più molto senso se il personaggio in questione è più grande di Biancaneve stessa.
Rispettare la cultura woke incontra una linea sottile. Lo dimostra, ad esempio, la debacle del «Tagesschau» quando, nell’aprile 2023, sostituì il termine «madre» con «persona che partorisce» e la protesta fu forte.
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Negli ultimi anni sono aumentati i casi in cui film e serie datate sono stati censurati o hanno ricevuto un avvertimento, come ad esempio «Via col vento». Diversi servizi di streaming rimuovono dalla loro offerta anche singoli episodi di serie che presentano contenuti discriminatori.
Il modo esatto in cui la Disney intende dare un tocco di classe alla sua favola per bambini e affrontare le critiche sarà chiaro solo quando il film uscirà, ossia nel 2024.