Finestrini in frantumi, la carrozzeria imbrattata con scritte omofobe e minacce: «frocio devi morire» o «maledetto gay».
A Piacenza nel 2023 accade che un ragazzo omosessuale parcheggi la sua auto la sera e la mattina la ritrovi deturpata e sia costretto a chiamare la polizia e a far denuncia per un crimine odioso che lascia quantomeno esterrefatti. Ce lo racconta la vittima, 44enne venezuelano che ora, per paura, si è chiuso in casa: «Stamattina mi sono recato in fondo a via Delle Teresiane, nei pressi del Pubblico Passeggio e mi sono trovato davanti la mia auto distrutta e vandalizzata. E’ un gesto gratuito di disprezzo nei confronti di una persona con gusti diversi ma sempre un cittadino come tutti gli altri».
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Si sente giustamente offeso, arrabbiato e anche spaventato: «Alcuni residenti hanno spiegato alla polizia – intervenuta sul posto – che si verificano spesso atti vandalici sulle auto in sosta, ma mai era accaduto che avessero uno sfondo omofobo. Alcune telecamere ci sono ma sembrerebbero non puntare sul luogo esatto del fatto». «Mancanza di cultura e civiltà ma anche incapacità di amare il prossimo. Essere gay non vuol dire essere ammalati o portatori di chissà quali cattive abitudini, siamo persone come le altre, lottiamo ogni gionro per andare avanti senza far del male a nessuno», ha commentato molto amareggiato.