Spesso bersaglio degli hater sul web e non solo, Diletta Leotta ha dovuto fare i conti con il suo aspetto fisico fin da quando era una ragazzina.
Ha raccontato alcuni aneddoti nell’intervista rilasciata al settimanale Grazia. «In seconda o terza liceo una professoressa mi fece una nota sul registro, perché distraevo la classe. Avevo i leggings e la felpa, cosa che tra l’altro era obbligatoria, perché quel giorno avevamo educazione fisica», riferisce la conduttrice di Dazn, ora incinta del suo compagno, il portiere del Newcastle Loris Karius.
Diletta ha imparato a sue spese cosa significa essere una ragazzina attraente prima, e una donna sensuale poi.
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«A volte ho provato l’imbarazzo di sentirmi tutti gli occhi addosso, sguardi fastidiosi, viscidi, oppure i cori volgari allo stadio, che per fortuna ora sono cessati – ricorda Diletta -. Ho avuto una sola brutta esperienza, quando ero adolescente. Il professore di ginnastica, quello che ci faceva mettere i leggings, una volta mi ha dato uno schiaffetto sul sedere, e ha detto qualcosa tipo: «Mi fai inzuppare il biscotto». Non sapevo che cosa volesse dire, non l’avevo capito. Sono tornata a casa e l’ho subito riferito a mio padre, che è avvocato. Quel professore è stato subito sospeso e mandato via dall’istituto».
E alle colleghe invidiose lancia un appello, in particolare alla giornalista Paola Ferrari: «Proprio non lo so (perché mi criticano, ndr), vorrei chiederlo a loro e anzi mi aiuti lei a capirlo. Forse, nel caso della giornalista Paola Ferrari che più volte mi ha attaccata, è dovuto al fatto che non ci siamo mai incontrate. Magari, se mi conoscesse, direbbe: «Scusate ho sbagliato»»