La promessa di un western gay interpretato da Pedro Pascal e Ethan Hawke e diretto da Pedro Almodóvar si è rivelata un richiamo irresistibile per il pubblico di Cannes quando il cortometraggio Strange Way of Life è stato presentato in anteprima al festival. Nemmeno una pioggia incessante ha tenuto lontana la folla, nonostante si sia dovuto aspettare in fila, bagnati fradici, per quasi un’ora.
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Quando Almodóvar è salito sul palco per presentare il film (una delle sue poche incursioni nel cinema in lingua inglese) ad accompagnarlo c’erano Hawke e un quartetto di attori ben piantati (tra cui Manu Ríos di Élite, la fortunatissima serie adolescenziale spagnola). Tutto sembrava preparare il terreno per qualcosa di vivido e sensuale nello stile di tanti altri film di Almodóvar.
Strange Way of Life è un melodramma, zeppo di discorsi pesanti sul dolce barlume di erotismo del passato e tutti gli amari compromessi del presente. Hawke e Pascal trovano il tono giusto per gestire questa recitazione enfatica e fiorettata, mentre Almodóvar, il più delle volte, lascia agli attori campo libero, anche se usa la colonna sonora in crescendo di Alberto Igelsias per mettere pressione alla coppia infelice (un tocco di vecchio stile hollywoodiano al tempo stesso languido e dolente).
“La Sirenetta”, la colonna sonora completa in italiano (e in lingua originale) (AUDIO)
Alla fine c’è una specie di sparatoria, ma non accade per divertimento. Anzi: in definitiva, è al servizio di una conclusione struggente. Strange Way of Life sfronda il grigiore per arrivare a qualcosa di tenero e sentimentale: una visione di ciò che avrebbero potuto essere Jake e Silva se avessero permesso alla passione di trionfare sulle convenzioni e sulle dure restrizioni della vita nel vecchio mondo.
C’è anche qualche scena sexy, in particolare un flashback onirico e intriso di vino sul probabile inizio del primo sfogo carnale di Jake e Silva. È breve, proprio come il flashback dell’epifania sessuale in Dolor y gloria di Almodóvar. Ad alzare la temperatura ci pensano anche quei bei ragazzi spagnoli, che nel film si vedono appena ma contribuiscono comunque ad accrescere l’atmosfera inebriante e nervosa del film.