Stranizza D’Amuri è un film che vede l’esordio di Beppe Fiorello come regista. La pellicola racconta la storia dell’omicidio di Giorgio Agatino Giammona (25) e Antonio Galatola (16), avvenuto nel 1980 a Giarre.
Un esordio di vero successo per Beppe Fiorello che, ad un mese dall’uscita nelle sale di tutta Italia, ha superato il milione di euro di incassi. Il film ha tra i protagonisti anche un noto ballerino che quest’anno ha debuttato ad Amici 22, Samuele Segreto.
📽️ Dopo un mese dall’uscita al cinema, il film #StranizzaDAmuri di Giuseppe Fiorello, con Samuele Segreto e Gabriele Pizzurro, ha raggiunto al #BoxOffice quasi € 1.000.000 di incassi. Un grande risultato!
Il film andrà in onda in chiaro sui canali Rai. pic.twitter.com/wkEfWCO9fA
— Cinguetterai (@Cinguetterai) April 22, 2023
Ma per chi non è ancora riuscito a vederlo al cinema nessun problema. Un risultato così impressionante è probabile che presto arrivi sulla rete nazionale Rai, così come anticipato da CinguettaRai.
Beppe Fiorello, le parole su Stranizza D’Amuri:
“Tra questi due ragazzi nasce una splendida amicizia che poi diventa amore. Mi sono ispirato ai fatti di Giarre, per dare luce alla storia di due ragazzi uccisi perché ci amavano. Lessi un articolo su questi fatti e mi promisi che avrei raccontato la storia di questo amore assoluto, un amore stupendo. Ho saputo che in un film di Milano dopo la proiezione ci sono stati degli abbracci. Dai fatti di Giarre è nato l’Arcigay, un mese dopo. Fu chiarissimo che si trattò di un delitto di stampo di odio. – Fiorello, entusiasta del risultato ha poi continuato – Nasce in Sicilia il movimento per i diritti degli omosessuali. L’amore di questo film mi auguro che veicoli la mia Sicilia in una strada per i diritti. Se la situazione è cambiata davvero? Speravo di fare un film ‘storico’ del ‘come eravamo’ e invece purtroppo leggo vicende orribili di omofobia. Volevo riportare luce su Tony e Giorgio, il film è dedicato a loro, ma purtroppo di fatti di omofobia accadono ancora, addirittura tra le mura di casa. Queste discriminazioni sono terribili, anche perché si consumano all’interno delle famiglie. A Milano sono venuti a vedere il film i ragazzi di Casa Arcobaleno. Cosa c’entro io con i gay? Sì ho letto questi commenti. Ma che domanda è? Non ho risposte e rimango basito e preoccupato che io non avrei dovuto occuparmi di quella vicenda”