“È inaccettabile che nel 2023 si debba ancora assistere a certi scempi della classe politica italiana”, inizia così il bellissimo messaggio di Loredana Bertè dedicato alle famiglie omogenitoriali e al riconoscimento dei diritti dei loro figli che, in Italia, non è più possibile fare.
Loredana Bertè contro Simone Pillon sull’aborto: “Il mio è un pensiero di donna libera, dorma pure tranquillo”
“Il Senato ha bocciato la risoluzione che permette il riconoscimento dei diritti dei figli anche di coppie gay e l’adozione di un certificato europeo di filiazione – continua – Non facciamo finta di dimenticarci che l’amore è amore sempre, in ogni sua forma”.
⠀
Poi conclude: “E i diritti dei bambini vengono prima di prese di posizioni ormai ammuffite!”. Questa non è la prima volta che la rock star italia si espone a favore della comunità Lgbtq+. In passato Loredana ha attaccato Simone Pillon, è scesa in campo per difendere i diritti umani con il Ddl Zan e si è espressa contro chi desiderava l’arrivo di Putin in Italia per giustiziare i gay.
Loredana Bertè risponde a un omofobo che spera dell’arrivo di Putin in Italia per giustiziare i gay
È di pochi giorni fa la notizia che l’Unione Europea ha obbligato l’Italia a riconoscere i figli delle coppie omosessuali:
“In linea con la strategia per l’uguaglianza delle persone Lgbtiq 2020-2025, la Commissione è in continuo dialogo con gli Stati membri riguardo all’attuazione delle sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Ciò comprende anche l’obbligo per gli Stati membri di riconoscere la filiazione di un minore con genitori dello stesso sesso ai fini dell’esercizio dei diritti conferiti dall’Ue”. Lo scrive il commissario europeo alla Giustizia Didier Reynders, in risposta ad una interrogazione degli eurodeputati del M5S.
Gli Stati membri, precisa Reynders, “sono competenti per l’adozione di misure di diritto di famiglia sostanziale, comprese quelle riguardanti il genere e il contenuto dei documenti e dei moduli standard nazionali relativi al genere”. Il diritto dell’Ue, invece, “disciplina le caratteristiche di sicurezza dei passaporti e delle carte d’identità, ma non limita il numero di campi che tali documenti devono comprendere. Pertanto gli Stati membri possono includere campi riguardanti i genitori del titolare”.
Loredana Bertè e la libertà di uguaglianza: “Etero, gay, trans, bianchi, neri e gialli. Andy Wahrol creò lo Studio54 per promuovere l’integrazione”
Visualizza questo post su Instagram