Pare che due milioni di euro riusciranno a non far arrivare in tribunale Jon Moss e gli ex colleghi dei Culture Club.
L’ex batterista, nonché uno dei membri fondatori dello storico gruppo pop britannico, riceverà per l’esattezza 1,75 milioni di sterline dai suoi ex compagni.
Moss sostiene di essere stato “licenziato” nel settembre 2018 dal manager Paul Kemsley, mentre nel 2020, il gruppo ha detto che Moss si stava semplicemente “prendendo una pausa” e che “la porta era sempre aperta” per il suo ritorno.
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Ma Jon aveva già avviato una causa legale contro il frontman Boy George, il chitarrista Roy Hay e il bassista Michael Craig, sostenendo che gli erano dovute 188.000 sterline di mancati guadagni in base ai termini di un contratto per il “Life Tour” del 2018. E l’anno scorso ha rincarato la dose accusando Boy George di aver “cospirato per frodarlo” sui soldi della stessa tournée.
Il cantante ha affermato che l’accusa di frode era un “attacco personale” e “del tutto falso”. Moss ha anche tentato di impedire a Boy George di vendere la sua casa di Hampstead, ma la casa è stata rimossa dal mercato e la richiesta di ingiunzione di Moss è stata respinta.
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La prossima settimana sarebbe dovuto iniziare un processo, per valutare il valore del nome dei Culture Club e la perdita di potenziali guadagni di Moss dal 2018, oltre a giudicare la controversia contrattuale sul tour e le spese legali. Invece, 1,75 milioni di sterline basteranno a placare la rabbia di Moss, il quale però non potrà utilizzare il nome del Culture Club, ad esempio in concerti o merchandising.