Gira film hard in casa quando i figli vanno a scuola. Il tribunale di Ospitaletto, il paese dove vive, le toglie così l’affido dei figli. Tutta colpa di Equitalia se la casalinga di 46 anni, nome d’ arte di Daiana Mori, ha perso l’ onore pubblico e i suoi figli, di 14 e 16 anni. Daiana, bresciana, era nota nell’ ambiente dei film amatoriali a luci rosse, e si è vista portar via i suoi figli da un’ordinanza del giudice Laura D’ Urbino. Il magistrato non ha avuto esitazioni nell’accogliere il ricorso presentato dall’ex marito della donna, alla quale aveva lasciato l’ abitazione coniugale perché fosse la residenza della famiglia e non, anche se giusto per qualche scena, un set di pellicole pornografiche. Daiana, per prestare il suo corpo, aveva incassato 1.800 euro. Il tribunale ha stabilito che l’uso della casa coniugale per girare filmati porno rappresenta un pregiudizio gravissimo per la dignità dei ragazzi, idoneo a comprometterne la serenità e l’ equilibrio psicofisico tanto da potersi definire come maltrattamento. “Ho sbagliato, ma non sono una prostituta” si è difesa così la donna: “Ho lavorato 22 anni in un’ azienda che ora ha chiuso. L’ estate scorsa mi sono arrivate una bolletta da 300 euro e una cartella da 600. Mio marito mi versava raramente gli alimenti. Non sapendo che fare, ho accettato una proposta che avevo ricevuto”. Motivazioni che però non hanno convinto il giudice.