Via libera definitivo del Parlamento spagnolo alla cosiddetta “legge trans” e a una riforma della normativa sull’aborto.
Il “sì” finale è arrivato in entrambi i casi dopo un ultimo passaggio al Congresso dei deputati. La legge ‘trans’ contempla il diritto alla libera “autodeterminazione di genere” per tutti gli over 16. La riforma sull’aborto include un congedo per mestruazioni “invalidanti” coperto dallo Stato. La njuova legge contempla la possibilità di chiedere la modifica del proprio sesso all’anagrafe (attraverso una doppia dichiarazione a distanza di tre mesi) senza autorizzazioni giudiziarie o mediche a partire dai 16 anni (dai 14 previo assenso genitoriale).
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La cosiddetta “legge trans” spagnola, una norma che stabilisce nuovi diritti per le persone transgender come quello “all’autodeterminazione” ha affrontato il suo ultimo passaggio in Parlamento con la votazione finale sul testo, dopo i “sì” preliminari già espressi tra dicembre e la settimana scorsa dalla stessa Camera e dal Senato. La legge è stata promossa in particolare dalla ministra delle Pari Opportunità Irene Montero (Unidas Podemos) e richiesta da collettivi LGTB+. La legge e le conseguenti polemiche hanno provocato divisioni profonde all’interno del vasto e influente movimento femminista spagnolo: in particolare, una parte delle femministe si dice contraria a questa norma in quanto vede in essa problemi potenziali di “insicurezza giuridica”, di applicazione di politiche contro la discriminazione delle donne e per quanto riguardo l’autodeterminazione dei minori di 18 anni.
La norma non contempla questioni riguardanti processi ormonali, che sono invece trattati in norme regionali, spiega La Vanguardia. Nella seduta odierna, il Congresso è stato chiamato anche alla votazione definitiva di una riforma della legge sull’aborto volto a favoroirne l’accesso. La norma contempla anche congedi mestruali pagati dal primo giorno dallo Stato per donne con cicli “invalidanti”.