Un vero e proprio attacco, quella della destra, ossia Fratelli d’Italia, il primo partito del governo, contro la Rai.
E non si tratta di mal di pancia di peones o di uscite incontrollate. Viene dall’alto questo fuoco non amico, dai vertici parlamentari, da membri del governo, e se Giorgia Meloni non fosse d’accordo tutto questo non sarebbe potuto accadere. Ed è questo che sta accadendo nel pieno del successo del festival di Sanremo targato Amadeus a livello artistico e Fuortes a livello di alta dirigenza Rai.
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Un’ira già annunciata quella della Meloni accompagna da Fratelli di Italia per il bacio, in prima visione, che Rosa Chemical ha dato a Fedez durante la finale di Sanremo 2023.
L’ira dei politici italiani di destra
Mentre molti politici si sono scagliati contro l’episodio di Rosa Chemical, altri hanno espresso preoccupazione per il clima di intolleranza che si è creato. L’ex senatore leghista Simone Pillon ha twittato: “Blaterano di record di ascolti, ma negli anni hanno perso milioni di spettatori. Del resto, quante persone avete visto alla festa dell’Unità? Basta canone RAI per finanziare la propaganda liberal”.
Anche il senatore Raffaele Speranzon (Fdi) si è espresso con preoccupazione: “Ho amici omosessuali che detestano la volgarità e l’esibizionismo. Ma per qualcuno sono omofobi pure loro. Il clima è quello della caccia alle streghe”. Queste parole riflettono l’inquietudine di una parte della politica italiana di fronte all’aumento di episodi di intolleranza nei confronti di minoranze ed opinioni politiche diverse. La questione è se le persone saranno in grado di abbandonare la mentalità della caccia alle streghe e abbracciare un spirito più aperto e inclusivo.
ho amici #omosessuali che detestano la volgarità e l’esibizionismo.
Ma per qualcuno sono #omofobi pure loro. Il clima è quello della caccia alle streghe— Raffaele Speranzon 🇮🇹 (@RSperanzon) February 12, 2023
È Tommaso Foti, capogruppo meloniano alla Camera, che parla. E aggiunge: «Chiediamo con fermezza che i vertici di Viale Mazzini spieghino esattamente le dinamiche della vicenda e agiscano di conseguenza con la massima tempestività. Altrimenti, è evidente che qualcuno, incapace di garantire la pluralità del servizio pubblico, dovrà lasciare quanto prima il suo incarico».
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Il primo partito italiano sta chiedendo insomma la testa dell’amministratore delegato. Una meloniana super-doc, Chiara Colosimo, parlamentare di punta, incalza: «Non solo si era a conoscenza della scaletta di Fedez, ma qualcuno in Rai non è intervenuto affinché fosse fermata. Qualcuno dunque si è reso complice di una esibizione che nulla a che fare con la musica italiana, che sfocia in un linguaggio e in azioni violente contro le istituzioni. E quel qualcuno che siede nel servizio pubblico dovrebbe darne conto».
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Meloni vuole cambiare i vertici Rai
Giorgia meloni ha subito espresso la propria opinione, chiedendo addirittura un cambio dei vertici Rai. Nello specifico si parla soprattutto dell’epsidio del Festival dove Fedez ha mostrato la foto dell’attuale viceministro Bignami vestito da nazista.
Giorgia meloni è stata esplicita nell’esprimere il proprio disappunto per l’accaduto, temendo che qualche squilibrato possa passare dalla violenza verbale a quella fisica contro un membro del governo.
Il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, ha annunciato che presto ci saranno dei cambiamenti nei vertici della Rai a seguito della performance di Fedez. Secondo alcune voci, Meloni vorrebbe anche che l’attuale amministratore delegato Carlo Fuortes presentasse le sue dimissioni.
Anche il direttore di Rai Uno, Stefano Coletta, è stato accusato di aver mentito riguardo la questione, in quanto le registrazioni dimostrano che era a conoscenza dei contenuti della performance di Fedez. Secondo quanto riferito, il cantante aveva in programma di mostrare la foto di Bignami a testa in giù, per evocare Piazzale Loreto, ma la Rai avrebbe considerato la cosa troppo provocatoria.
La risposta di Coletta dela Rai
Stefano Coletta della Rai ha rifiutato di commentare la valutazione politica del bacio omofobo in diretta tv durante un festival musicale. “
Gli attacchi omofobi sono una ferita profonda e non possiamo commentare ogni singolo gesto di ogni artista che appare in diretta – ha detto Coletta – Non è civile. Dobbiamo discutere degli attacchi politici, non del successo del festival, che ha sfiorato il 70% di share”.
Le parole di Coletta hanno scatenato una reazione da parte del partito di Fratelli d’Italia, che chiede di cambiare i vertici Rai. La politica italiana, ancora una volta, è divisa quando si tratta di temi come l’omofobia.
Mentre alcuni attivisti chiedono maggiore tolleranza e comprensione, altri vedono gli attacchi omofobi come un atto inaccettabile e non degno di essere tollerato. Inoltre, vi sono anche le preoccupazioni che i continui attacchi omofobi possano portare a una situazione di intolleranza in Italia.