È morto George Michael. Il cantante britannico, che divenne celebre nel corso degli Anni 80 quando fondò con Andrew Ridgeley gli Wham!, gruppo cult del periodo, aveva 53 anni. “È con grande tristezza che confermiamo che il nostro amato figlio, fratello e amico George si è spento serenamente nella sua casa“, ha reso noto il portavoce dell’artista. Suo uno dei più grandi successi natalizi, Last Christmas. I soccorsi, riferisce la Bbc, sono arrivati nell’abitazione del cantante nel primo pomeriggio di domenica. La polizia precisa che “non ci sono circostanze sospette” legate alla morte dell’artista.
Oltre 100 milioni di dischi venduti – Michael, il cui vero nome era Georgios Kyriacos Panayiotou ed era nato nel nord di Londra, ha venduto oltre 100 milioni di copie in una carriera durata quasi quattro decenni. All’inizio di dicembre aveva annunciato di essere al lavoro su un nuovo album.
I problemi di salute di George Michael – Nel 2011 il cantante aveva rinviato una serie di concerti dopo un ricovero in ospedale per una grave polmonite. Al suo ritorno a casa, raccontò in lacrime di essere stato a un passo dalla morte. Nel 2014 era stato in rehab per la sua dipendenza dal crack.
Il coming out nel 1998:
Prima, nel 1991, il duetto con il mito personale Elton John con cui interpreta Don’t Let the Sun Go Down on Me. Mito che poi l’accuserà di avere poco coraggio nel dichiarare i suoi orientamenti sessuali: il coming out di Michael avverrà infatti solo nel 1998, dopo il celebre «scandalo del bagno», quando verrà sorpreso in atti osceni mentre farà delle avances a un poliziotto (vicenda su cui poi George intelligentemente scherzerà nel video Outside). Da quel momento il cantante agisce alla luce del sole, affliggendosi spesso nella relazione col compagno Kenny Gross. E finendo ancora più spesso sulle spietate copertine dei tabloid, per guida in stato di ebbrezza o possesso di marijuana. Gli ultimi anni li trascorre, come detto, in silenzio: nel 2011 rischia la vita a Vienna per una polmonite, mentre nel 2012 va in scena l’ultimo tour e la performance alla chiusura delle Olimpiadi londinesi. Altri segni di vita pubblica, l’album Symphonica, ripreso dalla tournée precedente che poco aggiunge al suo formidabile carnet. Chissà quali inquietudini lo stavano ancora tormentando. O se ha trascorso serenamente quest’ultimo, maledetto, Natale. Forse non lo sapremo mai.