Il 2023 per Maria De Filippi è cominciato in salita. Oltre ad «Amici», che ha visto sei allievi comportarsi in modo inopportuno, la conduttrice è stata anche segnalata all’Agcom da un’associazione contro la violenza sulle donne che si è scagliata sul programma «C’è posta per te», chiedendo l’intervento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Pochi giorni fa, la ong Differenza Donna aveva rivolto a Maria una lettera aperta firmata dalla presidente Elisa Ercoli, che recitava: «Esprimiamo stupore e preoccupazione, ma soprattutto una critica decisa allo spazio che la sua trasmissione, «C’è posta per te» andata in onda sabato, ha dedicato ad una vicenda che, a buona ragione, ha poi suscitato reazioni negative da parte di tanti spettatori».
C’è Posta per Te, Stefano e Valentina sono tornati insieme e aspettano il quarto figlio
L’episodio si riferisce alla storia dei coniugi Stefano e Valentina, incappati nei tradimenti della donna che chiedeva perdono al marito in tv.
Tuttavia, come segnala la ong Differenza Donna, la questione era ben più complessa visto che l’uomo era colpevole di aver sopraffatto, maltrattamento e umiliato la donna anche in pubblico, aggredendola per futili motivi davanti ai figli.
«Abbiamo visto anche noi le immagini di quello spazio e non possiamo che manifestarle grande disappunto. Normalizzare la denigrazione, la svalorizzazione e le violenze verbali di un uomo contro una donna all’interno di una relazione intima sono di per sé gesti gravissimi. Ma ancora più grave è dare a tutto ciò un contesto mediatico potente, capace di coinvolgere 4 milioni e mezzo di persone», sostiene l’associazione.
«Una puntata come quella da lei diretta – ha precisato il presidente della ong Elisa Ercoli – distrugge ore di chiarimenti telefonici, di risposte in chat a donne soggiogate dalla violenza, demolisce parole di forza e speranza date a ragazze sopraffatte da una cultura che appunto banalizza la gravità di vere e proprie violazioni dei diritti umani. Le chiediamo, proprio in virtù della sensibilità che lei ha mostrato sul tema, di correggere pubblicamente il messaggio distorto che è stato dato».
Un messaggio anche più forte
L’associazione ha voluto però lanciare un messaggio anche più forte della semplice protesta scritta, segnalando la puntata in questione all’Agcom.
«La trasmissione ha divulgato la storia di una relazione sentimentale connotata da sopraffazione, denigrazione e mortificazione dell’uomo sulla donna, rappresentando una dinamica misogina delle relazioni in assenza di qualsivoglia intervento correttivo da parte della conduttrice. Ciò per noi è molto grave in quanto ha riprodotto e legittimato in un vasto pubblico, quale è quello di un programma di prima serata del sabato, trattamenti inaccettabili che configurano, se abitualmente riprodotti nelle relazioni, reati molto gravi che offendono beni giuridici di rango costituzionale».
La De Filippi per ora non ha replicato.