Sulla qualità della vita vince il centro nord: Bologna conquista per la quinta volta il primato, con cinque punti in più dell’anno scorso.
Sul podio anche Bolzano, seconda, seguita da Firenze. E’ quanto emerge dalla classifica del Sole24 Ore, frutto di punteggi attribuiti su 90 indicatori, che quest’anno hanno subito alcune modifiche rispetto ai precedenti. Ne sono stati aggiunti alcuni che riguardano l’energia da fonti rinnovabili, le riqualificazioni e i consumi energetici. A questi si sommano nuovi parametri sulla partecipazione alle elezioni e altri legati al genere, che approfondiscono la qualità della vita per le donne.
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Una classifica che mostra il divario tra le città del sud e quelle settentrionali. Milano all’ottavo posto. Roma perde 18 posizioni, e si piazza trentunesima. Torino è quarantesima, Palermo all’88esimo posto e Napoli al 98esimo. Terzultime: Caltanissetta, Isernia e Crotone. Isernia ha un punteggio inferiore di 25 punti rispetto all’anno scorso, motivato per lo più dalla lunga durata delle cause civili e dall’ultimo posto nella capacità di riscossione del Comune.
Secondo il Sole 24Ore le performance delle città metropolitane stanno quasi tutte peggiorando. Le critiche riguardano in particolar modo gli elevati canoni di locazione e il benessere delle generazioni più giovani. Anche l’istruzione identifica i divari di genere, e in questo caso è il sud Italia a primeggiare. Crotone, che pure è l’ultimo comune per qualità della vita, si aggiudica il secondo posto per le imprese con titolari sotto i 35 anni (cioè più del 12 per cento di quelle totali). Su salute e rinnovabili è, invece, tutta l’Italia a dover migliorare.