Omofobia e unioni civili: allo Slow Film Fest di Roma il docufilm “L’unione falla forse”
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L’unione falla forse, il film documentario di Fabio Leli, dopo i premi e le partecipazioni a vari festival nazionali e internazionali, torna in proiezione a Roma per l’ottava edizione dello Slow Film Festival. Lunedì 5 Dicembre, alle ore 17:30, verrà presentato nella Sala Cinema di Spazio Scena in Via Degli Orti d’Alibert, 1.
Nel progetto del giovane regista pugliese, presentato in anteprima nazionale alla 34° Edizione del Lovers Film Festival di Torino, aggiudicandosi il premio “La Stampa”, i temi centrali sono l’omofobia e le unioni civili. Protagoniste della pellicola due famiglie Arcobaleno, una coppia di ragazzi pugliesi con due bambini e due donne palermitane con la loro figlia. La vita tranquilla e serena delle due famiglie, così simile a tante altre, viene interrotta dalle interviste ad esponenti di partiti e movimenti vicini al Family Day e al mondo Pro Life, tra cui Mario Adinolfi, Gianfranco Amato, Silvana de Mari e Massimo Gandolfini, che espongono liberamente le proprie bizzarre idee sull’introduzione della legge, sul tema dell’omofobia e sull’omosessualità.
Il quadro che ne viene fuori è quello del “primo film che, con amore ed ironia, lotta contro l’omofobia”.
Il film si impone come un importante documento d’attualità, a causa della crescita esponenziale dei movimenti ProLife di stampo cattolico estremista nonché della loro ascesa politica, grazie all’exploit dei partiti di destra che li hanno accolti nelle loro fila (il neo presidente della Camera Fontana e la neo ministra Roccella, entrambi vicini al Family Day, ne sono un chiaro esempio). Ma anche per il crescente bisogno di riconoscimenti giuridici in favore delle famiglie omogenitoriali, a cui talvolta solo la magistratura concede l’approvazione, in conseguenza del taglio della Stepchild Adoption dalla legge sulle unioni civili del 2016 e dell’affossamento del DDL ZAN.
Il film, che vanta il patrocinio di Associazione Famiglie Arcobaleno, Amnesty International, e Cgil Nuovi Diritti, è inserito nella programmazione dello Slow Film Festival che, giunto alla sua ottava edizione, abbraccia come sempre le tematiche dell’ambiente e dei diritti umani.
Alla proiezione sarà presente il regista Fabio Leli.
L’unione falla forse, presentato in anteprima internazionale al Festival Vues D’en Face di Grenoble, è approdato anche in Romania al Serile Filmului Gay Film Festival di Cluj, in India per l’Out&Loud Queer Film Festival di Pune dove ha vinto il “Best India Premiere”, in Norvegia per il DokFilm, il più antico e prestigioso festival di cinema documentario norvegese, e in Grecia dove ha vinto il premio come “Miglior Film Internazionale” al 6th International Documentary Festival of Ierapetra.