Applauso unanime nell’Aula della Camera quando il neo presidente Lorenzo Fontana cita il capo dello Stato.
Alla quarta votazione il vicesegretario della Lega ed ex ministro, anti Lgbt e antiabortista, ha ricevuto 222 preferenze. Alla fine, l’accordo nel centrodestra è stato rispettato ma all’appello mancano 15 voti della coalizione (che in totale ha 237 deputati). Dopo il colpo di scena per l’elezione di Ignazio La Russa al Senato avvenuta con il sostegno dell’opposizione, oggi Silvio Berlusconi ha indirizzato i suoi lanciando però un avvertimento all’alleata: “Votiamo Fontana per non sprecare altro tempo, ma da noi devono passare. Giorgia Meloni non può mica pensare di andare avanti con i voti dell’opposizione”.
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Il Pd, che parla di “sfregio all’Italia”, e che ha poi ipotizzato Alessandro Zan come vice di Fontana, aveva proposto il nome di Maria Cecilia Guerra come nome “condiviso” con altri partiti di opposizione. Ma il Terzo Polo ha votato invece Matteo Richetti e il M5S Cafiero De Raho. Ignazio La Russa, fresco di nomina a Palazzo Madama, chiede a Berlusconi “di dire che i suoi appunti contro Meloni sono un fake”.