Dopo innumerevoli tentativi andati a vuoto e una vera persecuzione arriva la svolta storica di Singapore che abolisce il reato di omosessualità.
La legge in vigore era un retaggio coloniale e il premier Lee Hsien Loong ne annuncia l’abrogazione. Il primo ministro di una delle mete asiatiche più belle ma gravata da quel “peccato etico” vecchio ormai più di un secolo ha voluto spiegare una cosa.
“Pur rimanendo una società conservatrice, la maggior parte delle persone pensa che l’orientamento sessuale di una persona sia una questione privata e personale – ha detto – dal punto di vista nazionale il comportamento sessuale privato tra adulti consenzienti non solleva alcun problema di ordine pubblico. Non c’è giustificazione per perseguire le persone per questo”. Verrà dunque abrogata la sezione 377A, depenalizzando il sesso tra uomini.
Un retaggio del Reno Unito
Ma perché è un retaggio coloniale? C’entra il Regno Unito che, quando aveva Singapore fra i “dominions”, vi applicò il suo sistema normativo che, fino alla metà del ‘900, pochi anni prima dei Beatles per capirci, prevedeva che essere gay fosse un crimine. A fare le spese di quella legge, finendo arrestato, fu anche lo scienziato Alan Touring, l’uomo che inventò la macchina per decrittare i codici di guerra di Enigma, il calcolatore dei nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.