In Malesia il governo non ha intenzione di porre fine alla censura e, al contrario, ha dichiarato che si è già pronti a impedire la visione di altri titoli in arrivo nelle sale.
Nella giornata di ieri un ministro ha difeso la scelta di bloccare la distribuzione di film come Lightyear e Thor: Love and Thunder a causa della presenza di alcune scene con personaggi omosessuali. Il comitato responsabile della censura in Malesia aveva chiesto alla Disney di compiere dei tagli nei film Lightyear – La vera storia di Buzz e Thor: Love and Thunder a causa della presenza di alcuni riferimenti a relazioni omosessuali. Lo studio si è rifiutato di cambiare il montaggio, rinunciando così alla distribuzione nelle sale.
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Zahidi ha quindi dichiarato che il governo e i responsabili del dipartimento religioso hanno intenzione di ostacolare la diffusione della cultura LGBT nella nazione, sottolineando che i problemi sono gli elementi stranieri perché i film con elementi omosessuali usano metodi più sottili: “C’è frustrazione perché il mondo esterno era quello che sta promuovendo la cultura LGBT“.
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Zahidi ha proseguito ribadendo che il governo sta monitorando costantemente i film e le piattaforme social per individuare i contenuti LGBT e “prendere delle severe azioni contro gli individui che promuovono questi elementi”. Il ministro non può però intervenire sui servizi di streaming come TikTok e Netflix, basati all’esterno dei confini malesi: “Non possiamo controllare le piattaforme straniere che possono essere facilmente raggiunte online, ma non abbiamo problemi con le attività nella nostra azione. Siamo sempre stati rigidi e impegnati“.
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Zahidi ha quindi invitato i cittadini a evitare la visione di contenuti considerati offensivi e i genitori a controllare ogni possibile sistema di controllo per evitare l’accesso ai contenuti controversi. In Malesia è ancora illegale avere relazioni di rapporti con persone dello stesso sesso, “crimine” che può portare a una condanna a 20 anni di carcere e ricevere frustrate.