La dichiarazione di intenti non lascia spazio ai dubbi: «Voglio essere Totò con le tette».
Poche dive avrebbero potuto permettersi una libertà del genere. Lei lo ha fatto, giocando insieme le carte della bellezza e dell’ironia, doti che la definiscono, fin dall’esordio e poi per un’intera carriera in cui, come recita la motivazione del David Speciale che riceverà stasera, Sabrina Ferilli « non si è mai accontentata di essere un popolarissimo sex symbol, l’attrice di brillante talento che si muove fra cinema, televisione e nel solco della tradizione teatrale dei Garinei e Giovannini.
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Lavorando con autori come Marco Ferreri, i fratelli Taviani e Paolo Genovese ha saputo invece, con raro discernimento, schivare le troppe luci dei riflettori, mantenendo un profilo di impegno civile e una filmografia che, pur con qualche divertita evasione, mai rinnegata, nel cinepanettone, splende di bei titoli e commedie intelligenti diventate proverbiali».
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