Ospite al Lovers Film Festival di Torino, l’ex calciatore Antonio Cabrini ha risposto ad una domanda relativa all’omosessualità nel calcio maschile, ancora oggi considerata un tabù.
Calcio, Rosario Coco è l’unico italiano a fare coming out: “In ogni squadra ci sono almeno 2 calciatori gay. Anche nella nazionale”
“Perché ancora oggi è difficile per un calciatore professionista in attività fare coming out?“, la domanda dell’attivista ed ex politica Vladimir Luxuria. Cabrini ha così risposto: “L’omosessualità nel mondo del calcio maschile è ancora un tabù. L’ignoranza dei tifosi, delle persone che sono sempre pronte a cercare qualcosa per denigrare un calciatore. Non si è ancora recepito questo messaggio, i tifosi non riescono ancora ad arrivare ad un messaggio inclusivo che in altri sport è già arrivato”.
E ancora: “L’omosessualità nel mondo del calcio femminile è più accettata. In quello maschile, essendo considerato uno sport da maschi, non è contemplata. Fare coming out per un calciatore comporterebbe grandi problematiche, non personali, ma di rapporti con il pubblico e gli sponsor. Ci vorrà ancora qualche anno prima di superare il problema, che colpisce tantissimi calciatori. Ho avuto dei compagni di squadra che erano omosessuali. L’ho capito, non me l’avevano detto. All’interno dello spogliatoio non c’erano problemi. Erano i tifosi, le persone fuori, il problema. C’è anche una questione di sponsor, ma è il rapporto con i tifosi il problema principale”.