La scrittrice e artista internazionale Melanie Francesca, ci ha presentato il suo nuovo e avvincente romanzo “Il Maestro”, edito da Cairo Editore, in libreria dal 14 aprile.
“Il Maestro” chiude la trilogia iniziata con L’Occidentale. In quest’ultimo romanzo la protagonista Anna racconta ancora la sua vita e la sua visione di donna occidentale in Medio Oriente, dove è alle prese con una cultura, una religione e delle tradizioni diverse. Divenuta parte di questa nuova società in cui vive con il marito musulmano ed emiratino e i figli, all’apparente conflitto tra occidente e Medio Oriente Anna trova nell’amore la soluzione più pacifica: una via da percorrere particolarmente in questo periodo storico dove sembra che tutti i valori occidentali siano contrapposti al non-occidente e, pare, non vi sia a questo conflitto una via d’uscita.
A ospitare la presentazione è stato il noto ristorante meneghino Le Muse, a viale Pasubio, che ha servito agli ospiti giornalisti, del mondo della cultura e dello spettacolo un menù raffinato. A moderare la presentazione è intervenuto il filosofo, scrittore e opinionista, il Professor Stefano Zecchi, che insieme all’autrice ha toccato i punti salienti della narrazione, offrendo ai presenti spunti e riflessioni sulla protagonista del libro.
Hanno, inoltre partecipato, alcuni amici della scrittrice, del mondo dello sport e della cultura: Walter Zenga, Antonio Zequila, Angelica Preziosi, Biagio D’Anelli, la cantante Regina, Claudia Peroni, Roberto Alessi e Fernando Proce.
TRAMA
Dall’osservatorio privilegiato di Abu Dhabi e Dubai, tra una corsa in barca e castelli di sabbia durante il lockdown, Anna osserva il nuovo assetto mondiale dove la differenza tra vita reale e virtuale si annulla e gli uomini si trasformano in esseri internettiani. La rete anestetizza la capacità di provare emozioni vere, allontanandoci l’uno dall’altro e anche dal proprio corpo, mentre la mente corre sedotta dal gioco frenetico del bombardamento digitale, di fronte al quale la concretezza della quotidianità risulta lenta e insoddisfacente.
L’unico antidoto a tutto questo sembrano essere gli insegnamenti di un Maestro, figura enigmatica e potente che guida al risveglio interiore attraverso insegnamenti antichi provenienti da un mondo lontano. Vivere nel presente, esercitarsi a non coltivare desideri inutili, conoscere e amare se stessi per essere a propria volta amati; combattere le ossessioni schiavizzanti dei social, dell’ultimo prodotto tecnologico o della fidanzata sempre più giovane e bella. Perché solo l’incontro con gli altri, la ricerca spirituale, il ritorno al vecchio mondo fisico in difesa dell’ambiente, sono le tappe di un processo di guarigione personale che è la vera rivoluzione da cui ognuno dovrebbe partire per salvare il pianeta.
Quella di Melanie Francesca è la divertente narrazione della rutilante giostra dubaiana tra il jet set internazionale e una patinata vita familiare – con le problematiche del matrimonio interculturale, del ruolo di madre e moglie da copertina e dell’intramontabile paradossale velleità di paladina dei diritti sociali – ma pure un’accorata riflessione sulla libertà che non può essere strappata con la forza. Come succede ora, in un mondo malato, dove i governi comandati da uomini dominati dal proprio ego carico di cupidigia tengono in scacco le masse derelitte dell’umanità.
BIO
Melanie Francesca è giornalista di costume, scrittrice, artista e personaggio televisivo. Ha pubblicato tredici libri che spaziano dal romanzo alla poesia e hanno avuto madrine di eccezione come Nanda Pivano e Barbara Alberti. Come artista diplomata all’Accademia di Belle Arti a Venezia, Melanie Francesca ha esposto a Parigi, Milano, Mosca e in Medio Oriente. Con l’opera The Box ha partecipato ad Art Dubai nel 2016 sotto il patrocinio del ministro della Cultura degli Emirati Arabi e successivamente nella galleria Cap Contemporary Art Platform. Vive tra Dubai e Lugano.
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«Stavolta l’autrice mi ha fatto una grande sorpresa. Ero abituata alla sua satira amara, intelligente, esilarante sulla donna bionda che combatte una solitaria e impossibile lotta femminista negli Emirati, in L’Occidentale o La donna perfetta, e mi sono trovata davanti a una bellissima scrittura, delicata e profonda.» Barbara Alberti