l Coronavirus causa anche problemi di erezione. A spiegarlo è uno studio condotto da ricercatori americani e italiani: secondo la ricerca la popolazione maschile contagiata dal Covid ha un rischio tre volte maggiore di sviluppare problemi di erezione, in particolare riferito ai casi di long Covid.
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Secondo lo studio riportato dalla rivista Nature: «una forma grave di malattia colpisce gli organi di riproduzione maschili e può portare a disfunzione erettile». Inoltre la perdita di gusto e di olfatto provocata dal Covid sarebbe causata da un impatto a livello neurologico, il che potrebbe avere impatti anche sulla libido. Ed è anche l’aspetto psicologico provocato dalla pandemia con il suo corollario di pressioni economiche e preoccupazioni per la salute ad aver impattato sulla vita sessuale, così come sulle relazioni tra i partner.
Tra le cause di questa sorta di discriminazione, si ipotizza, che il testosterone sia implicato nel processo di infezione. L’ormone maschile, dunque, influisce nell’infezione e compromette maggiormente in caso di Long Covid.
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Le ricerche dello studio si sono concentrate sulle conseguenze vascolari portate dal Covid. Il virus raggiungerebbe le cellule endoteliali del pene che hanno la funzione di permettere di far affluire il sangue durante l’erezione. La combinazione di questi meccanismi: psicologici neurologici e ormonali, vascolari, possono indurre la disfunzione erettile.