“Bohemian Rhapsody” è forse la canzone più nota e più amata dei Queen.
A sorprendersi del suo enorme successo fu in primo luogo la band, che inizialmente non credeva nel potenziale del brano. “Bohemian Rhapsody” pareva infatti ai Queen stessi troppo complessa, ben 9 minuti ricchi di introduzione corale cantata a cappella, una parte ballad, un passaggio d’opera, una parte hard rock, un’altra solo piano e chitarra… sembrava difficile che le stazioni radio potessero trasmetterla. A segnare anche la canzone era lo splendido assolo di chitarra di Brian May, che adesso ha finalmente raccontato al magazine Guitar Player come nacque il brano, concepito in casa di Freddie Mercury, a Kensington.
“Bohemian Rhapsody” dei Queen compie 46 anni: era il 24 agosto 1975 (VIDEO)
“Sapevamo fin dall’inizio che si trattava di un pezzo speciale”, ha rivelato May. “Freddie arrivò in studio con un nastro su cui aveva registrato la demo. Ci disse: ‘Ascoltate questo, cari. Credo che vi sorprenderà’. Lo registrammo in momenti diversi, tenendo come guida una linea vocale di Freddie Mercury sopra la quale abbiamo costruito le varie parti. Quando Freddie mi ha chiesto un assolo, gli ho detto che volevo cantare una strofa con la chitarra. Ed è quello che feci: cantai, suonando con la chitarra. Niente effetti: solo il tremolo. Usavo come plettro una moneta da cinque pence”.
Una volta registrata la canzone, Freddie Mercury ne consegnò una copia a un suo amico, il dj di Capital Radio Kenny Everett, pregandolo di non diffonderla. Ma Mercury sapeva bene che il dj avrebbe invece mandato in onda il brano, che piacque al pubblico e spinse così la casa discografica alla sua pubblicazione.