Gianluca Grignani, in un’intervista a Verissimo, si è raccontato a 360°, svelando anche alcuni aspetti drammatici della sua vita.
Dal suo rapporto con il successo e con le case discografiche a quello con i figli, dalla separazione dalla moglie Francesca Dall’Olio alla morte di una carissima amica per leucemia, il cantante ha spiegato la sua personale “odissea”. In questi buchi neri ha trovato spazio anche il racconto doloroso di un abuso.
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“Da bambino ero abbastanza pigro. Avevo grande interesse nell’arte, socializzavo tanto, mi piaceva conoscere le persone. Nel 1982, quando aveva undici anni, ho avuto un incontro con un pedofilo. Si sedeva sopra di me e mi chiedeva di avere un rapporto con lui. Io gli dicevo: ‘Ma non ti piacciono le bambine?’. Aveva 18 anni. Lo avevo scritto in un libro, ma non lo avevo mai detto così apertamente. Questa persona non poteva avere da me quello che voleva e allora mi picchiava”, ha raccontato Grignani. “Mio padre e mia madre, sbagliando, hanno preferito non andare avanti legalmente. Mia madre avrebbe voluto, mio padre, non so per quale motivo, ha preferito non farlo e ha sbagliato. Certa gente non va perdonata“, ha ribadito il cantante, sotto lo sguardo di Silvia Toffanin. “Dopo l’82, il mio sorriso è diventato più amaro. Io mi sono sentito in colpa e questa sensazione è sbagliata“.
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L’artista ha poi ricordato l’amica Stefania, morta giovanissima di leucemia. Grignani si è commosso più volte, non riuscendo a continuare. Un momento di serenità è stato quello in cui il cantante ha parlato dei suoi figli, dei quali è orgoglioso.