Duemila miglia intorno alla Gran Bretagna, ossia 3218 chilometri di canottaggio in mare. È la clamorosa impresa firmata la scorsa estate da Arthur Chatto, secondogenito di Lady Sarah Chatto e nipote quindi della principessa Margaret:«Per completare una prova del genere è servito tanto allenamento, sia fuori che in acqua», ha affermato il giovane reale,classe ’99, in un nuovo video pubblicato sul web dove è già una star.
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«Facevo circa un’ora e mezzo di voga ogni giorno, con una sessione extra in palestra per la forza, circa un’ora di squat ed esercizi per fortificare la schiena. In più, due volte a settimana, inserivo circuiti in stile CrossFit», ha aggiunto Arthur, che ha completato l’impresa in 42 giorni insieme ai compagni Charles Bromhead, Harry Lidgleye Oliver Dawe-Lane.«L’aspetto più importante durante certe imprese? La mente».
Sì, perché come ricorda Arthur, le difficoltà principali nella GB Row Challenge riguardano il percorso: «Passi attraverso il mare del Nord, la Scozia, il Mar d’Irlanda. È impossibile stabilirsi su uno stesso ritmoperché le condizioni dell’acqua cambiano, bisogna essere bravi ad adattarsi», ha aggiunto l’atleta, che all’arrivo al St Katherine Docksdi Londra è stato accolto dalla famiglia e dalla fidanzata Lizzie Friend.
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Ma cosa c’è dietro a questa incredibile prova sportiva? Un motivo davvero nobile: il Team Chatto, infatti, ha raccolto oltre 25mila euro da devolvere alla Croce Rossa e a Just One Ocean. D’altronde Arthur – scivolato al 30esimo posto nella linea di successione al trono dopo la nascita dei figli delle principesse di York, di Zara Phillips e dei Sussex– è da sempre molto attento alle questioni sia ambientali che sociali.