“L’antisemitismo è alla moda, sta risorgendo. È una cosa brutta brutta brutta“. Quanto poi all’aborto, è senza mezzi termini “un omicidio”. Anche se i rapporti con chi abortisce o provoca l’aborto vanno affrontati pure sul piano pastorale oltre che dottrinale. E per quanto riguarda i matrimoni gay, per la Chiesa il matrimonio è un sacramento, l’unione tra uomo e donna.
Primo “vescovo trans” nella storia della Chiesa
E i sacramenti non possono essere cambiati. Le unioni tra persone dello stesso sesso vanno regolati per via civile. Queste in sintesi le risposte del Papa alle domande che gli sono state rivolte durante la conferenza stampa in aereo sul volo di ritorno dal viaggio a Budapest e in Slovacchia.
La risoluzione del Parlamento Europeo sui matrimoni gay. In merito, il Papa ha ricordato di essere stato chiaro anche in passato. “Il matrimonio è un sacramento e la Chiesa non ha il potere di cambiare i sacramenti così come il Signore li ha istituiti. Ma ci sono leggi che cercano di aiutare la situazione di tanta gente di orientamento sessuale diverso. È importante che vengano aiutati, ma senza imporre cose che per la loro natura nella Chiesa non vanno. Se una coppia omosessuale vuole condurre la vita insieme, gli Stati hanno possibilità civilmente di sostenerli, di dargli sicurezza di eredità, di salute. I francesi hanno una legge su questo non solo per gli omosessuali, ma per tutti coloro che vogliono associarsi, ad esempio tre vedove che vogliono vivere insieme. Ma il matrimonio è matrimonio, è l’unione tra un uomo e una donna“.
Questo, ha aggiunto Francesco, non vuol dire condannare gli omosessuali. “Sono nostri fratelli e sorelle e dobbiamo accompagnarli. Bisogna rispettare tutti, il Signore vuole salvare tutti, ma per favore non fare che la Chiesa rinneghi la sua verità. Tanti omosessuali si accostano al sacramento della penitenza, per chiedere consiglio ai sacerdoti, la Chiesa li aiuta ad andare avanti nella propria vita”.