Due mesi dopo l’orribile morte di Samuel Luiz, gay di 24 anni ucciso a La Coruña, un altro attacco omofobo ha scioccato la Spagna.
La vittima, di cui non si conosce il nome, stava tornando a casa nel quartiere di Malasaña di Madrid quando, intorno alle 17.15 di domenica, è stata aggredita da un gruppo di otto persone.
Gli assalitori lo hanno attaccato con un coltello, tagliandogli il labbro inferiore e incedendo sulle sue natiche la parola “maricon”, cioè “frocio”. L’uomo ha poi denunciato l’incidente alla polizia. «Questo è il primo assalto di questo tipo di cui sentiamo parlare» hanno detto gli agenti. «L’indagine si sta concentrando sui filmati delle telecamere di sorveglianza e sulla ricerca di testimoni per identificare i presunti aggressori».
In migliaia in piazza per Samuel, il ragazzo morto dopo essere stato massacrato di botte da 13 persone perché gay: aveva 24 anni (VIDEO)
«Condanno questo attacco omofobo con la massima veemenza», ha twittato il primo ministro Pedro Sanchez. «Non lo sopporteremo e continueremo a lavorare per un paese aperto e diversificato in cui nessuno abbia paura di essere quello che è e in cui tutti possiamo vivere in sicurezza e liberamente». Anche il sindaco di Madrid, José Luis Martinez-Almeida, ha detto che i colpevoli dovranno affrontare «tutto il peso della legge».
Nel comune più piccolo d’Italia solo il candidato del Partito Gay e arriva la polemica
Secondo i dati dell’Osservatorio di Madrid, quest’anno in città ci sono state almeno 103 aggressioni omofobe. E uno studio pubblicato lo scorso anno dall’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali ha calcolato Il 41% degli spagnoli LGBT+ ha subito molestie negli ultimi 12 mesi. «I casi sono diminuiti, ma la cifra non è reale», ha avvertito a El Pais il coordinatore dell’Osservatorio, Rubén López.
enza«Gli assalti di solito avvengono di notte quando si è fuori a bere e in questo momento non usciamo», ha detto, in riferimento alle restrizioni sulla pandemia di coronavirus in corso. López ha sottolineato che il gruppo è in “stato di shock” per il “terribile” incidente.
«È la cosa più difficile che ho visto a Madrid nei miei sei anni di osservatorio e nei miei 17 anni come attivista», ha continuato López. «Questo messaggio di odio è terribile, vizioso».