Via il caffeuccio, via le scritte «shock» e, soprattutto, i «col cuore» che la padrona di casa infilava un po’ dappertutto e che adesso sono riservati solo ai saluti finali.
Lucio Presta esulta per la chiusura di “Live Non è la D’Urso”: “Inizia così la bonifica da quel hard trash in tv”
La nuova edizione di Pomeriggio Cinque, partita il 6 settembre su Canale 5 dopo che i vertici hanno deciso di tamponare il trash ritornando a una linea editoriale più pulita e placida, pare un altro programma: le grafiche sono più asciutte, gli interventi più pacati e la conduttrice, Barbara D’Urso, attentissima a non sbracare, a non allargarsi più del dovuto, a cercare una strada il quanto più possibile prudente sapendo che, questa volta, basta un nonnulla (persino un «campagna vaginale» sfuggito per caso) per far fischiare una granata che rischia di esplodere da un momento all’altro.
Si parla di cronaca con collegamenti in diretta e servizi molto essenziali e poi si procede con un doppio tavolo posizionato al centro dello studio che rende il nuovoPomeriggio Cinquevicinissimo alla Vita in diretta della dirimpettaia Raiuno, programma che Alberto Matano ha riportato al successo proprio nell’ultimo anno e mezzo.