Alla fine, il chiacchieratissimo libro di Alessandro Zan rischia di diventare un manganello contro Matteo Salvini e la Lega.
Che la battaglia sul Ddl Zan che porta il nome del deputato Pd fosse diventato ormai una clava politica che poco aveva a che fare con i diritti della minoranza LGBTQ era sotto gli occhi di molti commentatori parlamentari, e lo stesso confronto arenatosi a data da destinarsi dopo settimane di assurdo battage politico lo aveva dimostrato.
Alessandro Zan: “Matteo Salvini vuole presentare un testo alternativo al Ddl Zan, ma non aveva altre priorità?”
Zan punta il dito contro l’omofobia dei colleghi. “Oggi in Italia, tra Camera e Senato, ci sono 945 parlamentari. Quelli apertamente gay e lesbiche sono quattro: Ivan Scalfarotto, Tommaso Cerno, Barbara Masini e io. È statisticamente impossibile che siamo solo noi quattro e io so per certo che ci sono parlamentari gay in Forza Italia e in Fratelli d’Italia“. Quindi la bombetta di gossip politico: “In vacanza a Mykonos ho incontrato un deputato della Lega, del quale mi ricordo cartelli particolarmente aggressivi contro la legge Zan. Stava baciando un uomo“.
Alessandro Zan minacciato di morte: “Ricch**ne, ritira la legge contro l’omofobia o farai una brutta fine”
Visualizza questo post su Instagram