L‘influencer e imprenditore digitale si mette a nudo dopo l’Isola e dopo le numerose critiche ricevute sul web per la sua forma fisica («Io so affrontarle, ma un ragazzino magari no. Nessuno dovrebbe permettersi di giudicare il corpo di un altro»), diversa da come appariva sui social.
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«Partecipare a un altro reality? Impossibile, li ho fatti tutti». Andrea Cerioli è stato intervistato da Vanity Fair dopo la sua esperienza all’Isola dei Famosi. E’ stato sul trono di Uomini e donne, ma anche seduto dall’altra parte tra i corteggiatori, nel relais di Temptation Island, nella casa del Grande fratello (edizione numero 13) e infine sulle spiagge dell’ultima Isola dei famosi. In Honduras è rimasto più di 80 giorni, portandosi a casa finale e terzo posto.
«È stata tostissima», racconta, «essendo un programma tv mi aspettavo qualche confort in più, come razioni maggiori di cibo, ma non è stata così. Da fumatore ostinato, ho pensato di abbandonare alla prima settimana, ma il mio carattere da orgoglioso alla fine ha prevalso. E dopo un po’ sentivo solo la fame e nient’altro. Ho anche pescato 12 pesci, mio record personale».
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Solitamente è uno che le voci le ascolta?
«No, ormai ho i miei muri di difesa ben costruiti. Le critiche ricevute mentre ero in Honduras mi hanno fatto, però, riflettere, al ritorno quando le ho lette. Dappertutto c’era chi criticava la mia forma fisica, il mio aspetto. Nel corso del lockdown, chiuso in casa come tutti e lontano dalle palestre, ho preso una quindicina di chili. Ho oziato di più, ho cucinato e mangiato di più, niente di strano. Poi è arrivata la chiamata per l’Isola. Sono entrato in corsa, quando il programma era già iniziato, quindi ho avuto pochissimo tempo per prepararmi, così non mi sono posto il problema della forma fisica…».
Invece sono arrivati, purtroppo, anche i commenti sgradevoli.
«Non fanno piacere, certo, anche se io so affrontarli. Mi spiace, però, quando a riceverli è magari un ragazzino. Il body shaming, certo, è un problema che riguarda soprattutto le donne ma come nel mio caso può toccare anche un uomo. La risposta dovrebbe essere sempre “chissenefrega, basta stare bene con se stessi”. In forma, se lo si desidera, lo si può tornare. In Honduras poi ho perso 22 chili, ma ingrassare o dimagrire non dev’essere un cruccio. E soprattutto nessuno può permettersi di giudicare il corpo di un altro».
Quali sono gli altri pregiudizi che oggi possono riguardare gli uomini?
«Il dover sempre ostentare la propria mascolinità, mostrandosi forti, intoccabili. Io, invece, credo che piangere sia la cosa più naturale al mondo. Ti permette di esternare un sentimento, di mostrare te stesso. L’uomo può quindi essere il più romantico, o quello che all’interno di una coppia si commuove di più. E poi odio chi dà per scontato che in casa deve fare tutto la donna. Perché un uomo non deve far andare la lavatrice? Io e la mia compagna (Arianna Cirrincione, ex corteggiatrice)ci dividiamo i compiti. Io sono cresciuto così, con l’idea che in famiglia ci si aiuta sempre. Sono sempre stato circondato da donne: mia madre, che oggi non c’è più, e mia sorella. Con loro abbiamo sempre parlato di tutto, commuovendoci il più possibile».