È iniziato il lungo percorso decisionale per le riaperture di maggio, con l’incontro tra Dario Franceschini, Ministro dei Beni culturali e il CTS, un confronto che riprenderà il 20 aprile per arrivare al 26 del mese alla scrittura del decreto valido per il mese di maggio con le auspicate riaperture.
Per quanto riguarda bar e ristoranti le prime certezza saranno l’obbligo di prenotare e l’impegno a prediligere gli spazi esterni; varranno ancora le “vecchie” regole della distanza di 1 metro almeno tra i clienti e massimo 4 per tavolo, a meno che non si sia tutti conviventi.
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Per cinema e teatri che sono chiusi ormai da tempo immemore, si parla di capienza ridotta in base alla metratura, ma comunque non oltre le 200 persone che entrano ed escono da porte separate; anche in questo caso sempre meglio prenotare. Pare però che si farà richiesta al CTS di aumentare il numero di possibili spettatori in sala se si rispettano ulteriori requisiti come mascherine ffp2, tampone negativo nelle 48 ore precedenti o certificazione vaccinale. Si parla poi di aperture dei musei nel fine settimana, che per molte famiglie rimane l’unico momento libero per andarci. Anche in questo caso parola d’ordine: prenotazione; oltre a un numero massimo e un tempo limite per ogni sala. Non ci si potrà più incantare ore davanti ai quadri storici dei nostri musei!