Nei moduli predisposti dall‘Asl 5 di La Spezia per accedere alla vaccinazione anti Covid gli omosessuali sono considerati “soggetti con comportamenti a rischio come tossicodipendenti e soggetti dediti alla prostituzione”. Lo denuncia il consigliere regionale Ferruccio Sansa. “Nel documento vengono elencate 30 categorie di soggetti con comportamenti a rischio, sono stati inseriti anche gli omosessuali”, evidenzia. Poi le scuse dell’Asl e la successiva scoperta: lo stesso “errore” vi è nella Anagrafe Nazionale Vaccini del Ministero.
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Purtroppo, è tutto vero. Il consigliere Sansa, infatti, sulla propria pagina Facebook ha postato il documento in questione, che non lascia spazio a dubbi. La Asl ha redatto un documento in cui, oltre ai dati anagrafici del richiedente, vengono elencate trenta categorie di soggetti tra le quali dichiararsi. Vi sono, ad esempio, le donne in gravidanza, gli studenti in ambito sanitario e i lavoratori delle forze dell’ordine. Poi, al punto 10, i soggetti con “comportamenti a rischio”. Tra loro, i tossicodipendenti e soggetti dediti alla prostituzione. Ma anche gli omosessuali. Le denuncia di Sansa ha consentito di venirne a conoscenza.
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“Ci augureremmo che fosse un fake – ha spiegato Sansa sui social -. Per questo abbiamo cercato di chiedere informazioni all’Asl5 ma con 13 telefonate senza risposta, compresi l’ufficio relazioni con il pubblico e il servizio covid-19. Finalmente l’ufficio igiene pubblica e vaccinazioni ci ha risposto: ‘Sì, conosciamo quel foglio, ma non l’abbiamo fatto noi‘”.
Il direttore dell’azienda sanitaria Paolo Cavagnaro ha subito chiesto scusa “Un chiaro errore, lo riconosciamo, per cui possiamo solo scusarci”. Ma come è stato possibile? “Come prima ipotesi – ha spiegato Cavagnaro – ci sarebbe quella di aver ricalcato nell’elaborazione del modulo per il vaccino anti Covid un vecchio documento usato per le donazioni di sangue, quando ancora l’omosessualità era indicata tra i comportamenti a rischio. Nel caso verrà subito eliminato dai moduli”.
Toti in un primo momento: “Comunicazione discriminatoria” Sul caso è intervenuto anche il presidente e assessore alla Sanità della Liguria Giovanni Toti, che “stigmatizza e condanna fermamente quanto accaduto in Asl5”. “Si tratta di un errore inaccettabile” e per questo il presidente Toti “ha dato immediatamente mandato alla Asl5 di ritirare la comunicazione e agli uffici di avviare un’indagine per individuare le responsabilità e adottare provvedimenti disciplinari”. “Asl5 si scusa a nome dell’intera sanità ligure con tutti i cittadini che si siano sentiti offesi”. In un secondo momento, e dopo ulteriore accertamenti, lo stesso Toti ha fatto un’importante precisazione.
Toti specifica: “L’errore deriva dal copia-incolla delle linee guida ministeriali” – In merito all’incredibile e vergognosa inclusione degli omosessuali tra i ‘soggetti con fattori di rischio’ per le priorità delle vaccinazioni, dopo una prima indagine interna della Asl 5 spezzina è emerso che l’errore deriva dal copia-incolla delle linee guida ministeriali (leggi qui il pdf). Ovviamente questo moltiplica lo sbaglio, certamente non lo cancella. Anzi. Altrettanto ovviamente consolida il mio giudizio circa la totale incapacità, insipienza, malafede e ottusità di certa opposizione in Regione Liguria, che pur di sparare fango non si premura di accertarsi e approfondire. E dire che di mestiere…”
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