Di Stefano Di Capua
L’amore non va mai in pensione. E’ possibile innamorarsi alla soglia dei 90 anni? Certo che si. Sandra Milo, diva del cinema internazionale e icona di un fascino senza tempo, ha riscoperto il fuoco della passione alla veneranda età di 87 anni. Lui è un aitante imprenditore cinquantenne di cui si sa ancora molto poco. Sandra, però, non ha mai dimenticato tutti gli uomini che ha amato nella sua vita. Si può amare così tanto e tanti uomini diversi? Si, se si ama con sincerità di cuore. In fin dei conti, anche l’infedeltà è una forma di amore. “Vorrei chiarire che con il mio attuale compagno ho un’amicizia amorosa straordinaria, ma non ci condivido l’intimità; non ho mai dormito insieme a lui, ma probabilmente capiterà”, ci dice la Milo. “L’infedeltà? Non sono mai stata una fedele. Le tentazioni sono tante e, se esistono, ci sarà una ragione ma l’amore è un’altra cosa”.
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La sua vita sentimentale è stata piuttosto intensa. A 15 anni ha sposato il marchese Cesare Rodighiero da cui ha avuto un bimbo che purtroppo è scomparso prematuramente. Dopo solo 21 giorni di matrimonio, vi siete separati, ottenendo l’annullamento dalla Sacra Rota. Quali motivi l’hanno spinta a sposarsi così giovane?
“Sono nata a Tunisi l’11 marzo del 1933. Mio padre e mia madre vivevano là e, quando nel ’36 papà si arruolò per la guerra d’Africa, mia mamma decise di tornare in Italia con me, mia sorella e mia nonna. Poi, scoppiò la seconda guerra mondiale: ho patito la fame e ricordo ancora il rumore dei bombardamenti, gli sfollamenti, i rifugi antiaereo. In quei momenti, mia madre ripeteva sempre che papà sarebbe tornato presto e che le cose si sarebbero sistemate. Per questo motivo, sono cresciuta col mito dell’uomo che avrebbe risolto ogni problema, che avrebbe risollevato la mia vita, difendendomi dalle ingiustizie e dalle prepotenze. Mio padre non lo fece, perché effettivamente ritornò dal conflitto ma rimase solo pochi giorni, ripartì per la Francia e non ne sapemmo mai più nulla. Ho sempre sognato un compagno capace di rendere la mia esistenza più bella, che mi avrebbe reso felice e, quando nel 1948 conobbi Cesare, credetti che fosse lui quell’uomo; così, ci fidanzammo, decidemmo di sposarci, naturalmente con la dispensa papale, visto che all’epoca io avevo solo 15 anni. Purtroppo, però, ero solo una ragazzina piena di illusioni e di sogni, non ero riuscita a carpire la realtà che, invece, era molto diversa e difficile. Alla fine, dopo essere rimasta incinta e aver perso il bambino, l’ho lasciato e all’età di 16 anni sono partita per Milano, dove ho iniziato a lavorare come modella per le riviste di moda”.
Dopo essersi trasferita a Milano, ha conosciuto Moris Ergas, a cui è stata legata per 11 anni e da cui ha avuto sua figlia Deborah, oggi giornalista di successo. Come mai, poi, vi siete lasciati?
“Con Moris Ergas ho vissuto un rapporto di grande amore, ma lui era un uomo un po’ complesso e la nostra relazione non è stata per nulla facile. Alla fine, il legame si è spezzato e in maniera drammatica: io non sono più riuscita a tornare con lui, mi venne una forma nevrotica di paura nei suoi riguardi che mi impediva di stargli accanto. Lui, però, mi amava alla follia e usò nostra figlia Deborah per cercare di riconquistarmi. A quei tempi, io non potetti riconoscere la bambina perché ero ancora sposata con Rodighiero e Moris la utilizzò per ricattarmi, dicendomi che mia figlia era solo sua e che non l’avrei più rivista, perché non mi apparteneva legalmente. Ho lottato come per amore di mia figlia e, per fortuna, poi, sono riuscita ad ottenerne la potestà, grazie all’aiuto di Pietro Nenni, l’allora vicepresidente del consiglio dei ministri. Nel frattempo, arrivò anche l’annullamento delle mie prime nozze con Cesare Rodighiero”.
Grazie all’annullamento del suo primo matrimonio con Rodighiero, poté sposare un altro grande amore della sua vita: Ottavio De Lollis. Dalla vostra unione sono nati Ciro e Azzurra. Per quale motivo, alla fine, ha lasciato anche lui?
“Con De Lollis è stato un amore molto forte, di quelli proprio voluti perché la sua famiglia era assolutamente contraria alla nostra unione, in quanto io avevo un sacco di guai legali, a causa della mia prima figlia Deborah ed ero anche molto più grande di lui. Ottavio, però, mi amava profondamente e non riusciva a stare senza di me tanto che alla fine ci siamo sposati e sono nati Ciro e Azzurra. Ad un certo punto, purtroppo, l’amore è finito e non so nemmeno io il reale motivo per cui ci siamo persi; è difficile capire le ragioni vere anche se quando un legame si trasforma in astio, rancore, quasi odio, allora diventa impossibile convivere ed è molto meglio metterci una pietra sopra”.
Ad un certo punto, è stato cruciale il suo incontro con il grande Federico Fellini che ha senza dubbio contribuito alla sua maturazione artistica e con cui ha vissuto una relazione clandestina durata ben 17 anni. Ci può raccontare?
“Per me Fellini è stato l’amore assoluto! Un amore così non l’avevo mai incontrato e mai più lo incontrerò. Il nostro è stato un sentimento trascendentale, che mi ha fatto percorrere altre strade, è difficilissimo da spiegare. L’unico esempio che mi sovviene per rappresentare il nostro legame è quello di Francesca e Paolo nell’Inferno di Dante, quando lei abbracciando intensamente il suo uomo, dice al poeta: ‘Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona”. Queste parole a sancire l’amore immenso che legava i due giovani amanti, uniti anche nella morte, anche all’Inferno perché il loro amore superava qualsiasi cosa, anche la vita, tutto. Ecco, il mio amore con Federico era un amore impossibile da vivere in maniera consueta. Io sono ancora piena di lui, parlo ancora con lui, lui fa parte della mia vita e sempre ci sarà, in eterno”.
Inoltre, ha dichiarato che negli anni ’80 è stata anche amante di Bettino Craxi, quando era ancora sposata…
“Si, è vero. Io ho amato moltissimo Bettino perché era un uomo straordinario, era dotato di un’intelligenza particolare, sottile, speciale. Nutriva un amore incommensurabile per l’Italia, in un periodo in cui il termine ‘patriota’ dava fastidio a tanti. Aveva una forte passione per la politica ed era un uomo anche molto sensibile, ma il primo scopo della sua vita era il suo lavoro. Ad un certo punto ci siamo allontanati, poiché io ero sposata e avevo mille difficoltà ad incontrarlo senza che nessuno ci fotografasse insieme. Anche lui aveva innumerevoli impegni così piuttosto che soffrire, ho preferito troncare. Ricordo ancora una delle ultime volte che ci siamo visti: io l’avevo atteso a lungo, lui in ritardo; quando lo rimproverai, mi rispose che aveva appena lasciato Amintore Fanfani, allora presidente del consiglio. Io ironicamente controbattei dicendo che non aveva certo lasciato Miss America”.
Nel 1990, invece, il matrimonio lampo con il colonnello cubano Jorge Ordonez, a Cayo Largo. All’epoca, alcuni media ipotizzarono che si fosse trattato di una semplice trovata pubblicitaria. Cosa può dirci a riguardo?
“Assolutamente no. I media mentirono clamorosamente. Non potrei certo smentire ora qualcosa che è avvenuta realmente, non sono ancora rimbambita! Ho conosciuto Jorge a Cuba, il nostro è stato un incontro non programmato, una fiammata, una ventata di passione e di bellezza. Lì è semplicissimo sposarsi: uno va e dice che vuol celebrare un matrimonio e lo fanno subito; e se il giorno dopo ritorna, chiedendo il divorzio, glielo concedono con la stessa facilità. Jorge era un ragazzo meraviglioso, il luogo era incantevole: un mix esplosivo che ha fatto scoccare la scintilla. Ricordo che visitavamo spesso delle isolette deserte e incontaminate. Io non sono una che abitualmente prende il sole in topless, ma lì facevo il bagno completamente nuda, mi sembrava di essere tornata alle origini del tempo e di vivere in un paradiso terrestre. Ricordo anche che Jorge mi portava sulla sua barchetta a remi, dalla quale si tuffava e pescava a mani nude le aragoste; tornati in spiaggia, raccoglieva della legna, accendeva un fuoco e ci metteva su un tegame colmo di acqua di mare, nel quale cuoceva i crostacei. Quello è stato un periodo fantastico della mia vita, come se avessi vissuto in un sogno, come se fossi stata la prima donna sulla Terra e lui il primo uomo. Purtroppo, è durato troppo poco, non poteva durare”.
Come mai è finita così presto e non ha portato Jorge con sé in Italia?
“Guardi, noi non abbiamo mai divorziato. Io sono andata via, con la promessa che ci saremmo rivisti ma poi non ci siamo mai più sentiti perché, al mio ritorno in Italia, mi successe di tutto. I giornali cominciarono a scrivere che era stata tutta una finzione. Il vecchio direttore di Novella 2000 mandò addirittura due inviati a Cuba, in un luogo dove avevo soggiornato per uno shooting fotografico con un coccodrillo finto. Ricordo che fingemmo che l’animale ci stesse aggredendo, quasi rovesciando la nostra imbarcazione e che Jorge mi salvò, uccidendolo. Ovviamente era solo un gioco ma i media ci ricamarono su, ingigantendo la vicenda. Alla fine, proprio per questi motivi, non sono più voluta ritornare a Cuba da Jorge. Avevo paura che mi avrebbero fatto del male perché lì dicevano che io volessi ridicolizzare l’Isola ma non era assolutamente vero. A quel tempo, c’era il regime di Fidel Castro”.
E’ vero che i cubani sono degli amanti focosi e passionali?
“Beh, non lo so. Io ne ho conosciuto uno solo. Non so se tutti i cubani siano focosi, però credo che con un clima di quel tipo e a contatto costante con la natura incontaminata, tutti i sensi si acutizzino e ogni cosa diventi più straordinaria. A Cuba si respira un’atmosfera naif, non così sofisticata come in quei posti turistici di tendenza che alla fine sembrano tutti così simili.
Tra gli uomini che ha tanto amato, c’è anche lo stilista Rocco Barocco…
“Si, è vero, siamo stati fidanzati per un bel po’ di tempo ma poi è finita per questioni di gelosia. Entrambi eravamo troppo gelosi l’uno dell’altra. Rocco è un uomo intelligentissimo, molto simpatico, con lui ci si divertiva sempre. Poi, era affettuoso, tanto carino. Ricordo, quando mi recavo nella sua villa a Capri e lui, di mattina presto, usciva in giardino a raccogliere le arance, mi preparava la spremuta e me la portava a letto. E’ di quei signori napoletani premurosi e calorosi”.
Di recente, invece, nel salotto di Barbara D’Urso, a Pomeriggio Cinque, ha parlato del suo attuale compagno. Si sa molto poco di lui: che è un imprenditore, ha 40 anni meno di lei, ed è affascinante. Ci può raccontare qualcos’altro?
“Vorrei chiarire che con lui ho un’amicizia amorosa straordinaria, ma non ci condivido l’intimità. Lo sento sempre, lui mi racconta tutte le sue cose e, quando può, viene a trovarmi o mi manda dei regali. E’ un uomo molto gentile e altrettanto sensibile, è sincero e sono legata a lui, sin dal primo giorno che l’ho incontrato ad una cena a Venezia, 4 anni fa, dove c’era anche Zaia con la moglie Raffaella, una donna fantastica. Lui mi piace perché mi riempie di attenzioni, ma sempre con garbo e riservatezza. Sono andata a trovarlo nel suo ristorante vicino Treviso dove vive con la madre e la sorella. E’ un locale estremamente raffinato, lui è un imprenditore e ha anche degli alberghi e un catering, è un grande lavoratore, un veneto di quelli instancabili. Sinceramente, non ricordo quanti anni abbia, mi pare un po’ più di 50”.
Come mai non avete ancora dormito insieme?
“Non so come spiegarlo, ma la nostra è una relazione umana particolare. Ci abbracciamo, gli voglio davvero tanto bene; lui mi piace molto anche fisicamente perché è un bel ragazzo, ha la pelle pallida, non è di quelli abbronzati e palestrati che in genere io non gradisco. Ha l’aria del poeta più che del ginnasta. Fino ad ora, non abbiamo mai dormito insieme, ma probabilmente capiterà, però non è una cosa che inseguiamo a tutti i costi. Spesso diamo troppo valore al sesso che, secondo me, non è fondamentale perché non è ciò che riesce a darci la forza morale e spirituale. Il sesso lo fanno tutti, mentre il grande sentimento è più raro da praticare e da conoscere”.
Ha un ricordo in particolare che la lega al suo nuovo compagno e che vorrebbe condividere con noi?
“Ricordo quando siamo andati a Venezia, al Festival del cinema: avevo i tacchi altissimi, mi facevano male i piedi, poiché avevo camminato tanto e, quando rincasammo, lui si chinò e mi tolse i sandali, per farmi un massaggio che alleviasse il mio dolore. Ho trovato questo gesto bellissimo. Ricordo anche che il giorno seguente, mi disse che durante la notte aveva riflettuto sull’accaduto, concludendo che nella sua vita aveva compiuto la stessa azione solamente con la sua cara madre. Sono queste le piccole cose che rendono il senso della bellezza umana”.
Ha amato tanti uomini diversi, ma non è riuscita ad essere fedele. Secondo lei, perché?
“Io non sono fedele, non lo sono mai stata. Le tentazioni sono tante e, se esistono, ci sarà una ragione. L’amore però è uno, l’amore è un’altra cosa. A me piacciono molti cibi diversi, non mi piace un cibo solo. In natura nessuno è fedele! Non lo sono i vegetali, non lo sono gli animali e neppure gli essere umani. La fedeltà è un fatto che parte dalla mente, dalla ragione. Se decidi di essere fedele, allora lo fai con la volontà, con il ragionamento, ma l’istinto è un’altra cosa”.
Ci perdonerà, se concludiamo questa meravigliosa chiacchierata con una domanda irriverente. Tra tutti gli uomini che ha amato, chi è stato l’amante migliore?
“Avendo io avuto sempre una sana sensualità, non ho mai riscontrato problemi sessuali. Non ho mai perso la testa per uno solo perché magari a letto mi faceva impazzire. Mi è sempre piaciuto il sesso ma non è mai stato la molla principale in una relazione. Ciò che ha animato i miei rapporti è sempre stato qualcosa che andava oltre e che faceva diventare divino anche il sesso, portandolo a livelli superiori”.
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Ricordi di Cuba
Del mio soggiorno sull’Isola, ricordo un alberghetto rustico e particolare, nel quale c’era una specie di acquario dove potersi lavare, tutto era costruito in pietra non lavorata, in camera c’era una vecchia radio ma inutilizzabile, era lì come soprammobile. Che bei ricordi, sono stata davvero benissimo. Fu tutto fantastico e mi è dispiaciuto non aver più rivisto Jorge”.
E’ vero che Jorge sarebbe dovuto venire in Italia, qualche mese dopo la sua partenza da Cuba, ospite in una delle trasmissioni di Mike Bongiorno?
“Si, gli avevano offerto 200 milioni delle vecchie lire per venire in Italia e partecipare ad una delle trasmissioni di Mike Bongiorno, dove avrebbe dovuto presentarsi con una donna, dicendo che fosse la sua vera moglie. Lui era pronto a partire, aveva già in biglietti in tasca ma, alla fine, il governo cubano non gli diede il permesso. Questa è una di quelle storie per cui varrebbe la pena scrivere un romanzo, ma io la voglio ricordare per i bei momenti vissuti in quei luoghi fantastici con un ragazzo meraviglioso”.
Lei è un’icona gay, come mai piace cosi tanto al mondo LGBTQ?
“Perchè sono come me, sono le uniche persone veramente femminili oggi. Parlo di chi si sente femminile, esistono anche i gay maschi, ma i gay al femminile sono diversi. La femminilità oggi è molto più nei gay che nelle donne. Le donne si stanno mascolinizzando, oggi le donne hanno un atteggiamento spavaldo e non di richiamo e di attrazione”.
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